Se l’è vista davvero brutta un imprenditore di 45 anni che questa sera intorno alle 18,30 non si è accorto dello strapiombo ed è finito con l’auto in una scarpata sul lato destro della “bretella” da e per il centro di carico intermodale. La sua Renault Laguna ha planato e si è ribaltata diverse volte prima di rovinare in una grande pozza d’acqua – alta almeno mezzo metro – in prossimità del rondò tra la circonvallazione di Francavilla Fontana e la provinciale di collegamento tra la Città degli Imperiali e Carosino. L’uscita di strada sarebbe stata provocata non tanto da una distrazione del conducente, residente a Villa Castelli, che peraltro non aveva né alzato il gomito né assunto alcun tipo di sostanza, ma piuttosto dalla scarsa luminosità e segnaletica presenti in quel quel tratto. L’incrocio è da tempo al buio e, da quando proprio quel punto è stato bonificato a seguito del ribaltamento qualche anno di un’autocisterna di gasolio, è diventato paradossalmente ancora più pericoloso: all’interno si è accumulata del liquido melmoso a formare quasi uno stagno. Inoltre, il guardrail che costeggia la bretella s’interrompe esattamente in corrispondenza di quella fossa, protetta soltanto da una esile recinzione metallica. Quella stessa recinzione metallica che stasera è stata sfondata dalla Laguna prima che cappottasse più e più volte. L’automobilista, dopo l’incidente, ha cercato ripetutamente, ma invano, di chiedere aiuto agli altri mezzi di passaggio, fino a quando da lì non è passato per puro caso un suo conoscente, che l’ha aiutato a uscire dal pantano. Successivamente, sul posto sono giunti i vigili del fuoco e la polizia locale, ora al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. Sono tuttora in corso le operazioni di recupero del veicolo, i cui airbag sono esplosi tutti e hanno protetto l’unico occupante dell’abitacolo, che se l’è cavata con qualche contusione e alcuni taglietti. Non si è reso necessario l’intervento del 118. Quasi un miracolo di Natale.
