Si riceve e pubblica:
Le reazioni indignate di ampi settori di Fi e del Pd della provincia di Brindisi dimostrano la fondatezza delle censure che nella giornata di ieri, a caldo, abbiamo indirizzato verso un patto che fa strame delle regole della buona politica e, se è consentito, del buon senso comune.
Nessuna sorpresa, invece, che tutto ciò sia avvenuto per (de)merito di Bruno e Vitali. I due hanno da tempo una liaison collaudata. E d’altronde, non di rado, nei suoi non rarissimi inconsulti sfoghi, Bruno è stato sempre solito affermare che è più semplice parlare con Vitali che con Curto. Una opinione che non ho alcuna difficoltà a confermare come fondata, ma della quale, ovviamente, gli sono profondamente grato.
Resta il fatto che i due “nazzareni” non potranno sottrarsi ad alcune domande, la prima delle quali investe proprio la città degli Imperiali, luogo politico in cui fino a ieri Forza Italia ha esercitato il ruolo di opposizione corretta, ma contemporaneamente dura e ferma. Cambierà qualcosa oppure no? E se cambierà qualcosa è ipotizzabile che l’intesa si estenda ad altre Amministrazioni comunali? E se invece non cambierà nulla né a Francavilla né in altri centri della provincia di Brindisi vorrà dire che l’accordo Bruno-Vitali non è politico ma personale? E se dovesse risultare personale, quale mission potrebbe ipotizzarsi per questa inedita unione di fatto?
Domande legittime, ma tutte ancorate ad angusti confini localistici, mentre non è da escludere che Brindisi sia stato il luogo in cui è stata siglata l’intesa, ma non quello in cui è stato concluso l’accordo.
In tal caso, ci sarebbe da essere ancora più attenti, perché equivarrebbe a confermare che la posta in gioco è molto più consistente del conseguimento (semmai!) di una maggioranza relativa in un Ente ormai in coma profondo. E sì, molto più consistente!
Avv. Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l’Italia