Ieri mattina il giudice del lavoro Francesco De Giorgi ha rigettato il ricorso del Comune di Oria contro il decreto ingiuntivo per il pagamento della indennità di specifiche responsabilità ai dipendenti Annunziata Ariano e Aroldo Mola. Nel corso di successive udienze, fissate per il 2017, saranno discussi anche i casi di Leonzio Patisso, Stella Asciano, Luigi Pinto e Brenno Cavallo.
I sei, nel giugno 2015, hanno chiesto e ottenuto dal giudice un decreto ingiuntivo per far valere nei confronti dell’ente il loro credito relativo alla parte del salario accessorio concernente l’indennità di responsabilità. Il Comune si è però opposto. Ciò che chiedono i dipendenti è qualcosa che in teoria spetterebbe loro di diritto e che il Comune non contesta: una parte, cioè, del loro stipendio che non percepiscono nientemeno che dal 2010.
Un problema non soltanto di questo sestetto, ma anche di altri colleghi. Si tratta di circa 200mila euro, accumulatisi nell’arco di questo quinquennio e destinati a tutti i dipendenti comunali, che in ogni caso non possono essere spesi diversamente: devono comunque essere destinati ai dipendenti perché sono una componente variabile dello stipendio denominata per l’appunto “salario accessorio”.