Non sono durati neanche da Natale a Santo Stefano o, meglio, da Santa Lucia a San Giovanni della Croce (il santo di oggi, 14 dicembre) gli addobbi degli alberelli natalizi donati nei giorni scorsi dalla consigliera comunale Maria Lucia Carone ai commercianti del centro storico di Oria. I titolari degli esercizi commerciali – perlopiù botteghe artigianali – avevano quasi terminato di personalizzarli e abbellirli (chi con palline colorate, chi con oggettini di ceramica, capelli d’angelo, luminarie e così via) soltanto ieri sera, ma nella notte qualcuno ha pensato bene di andare a “spogliarli”. La scoperta, comprensibile fonte di rabbia e scoramento, è avvenuta stamattina, quando i negozianti hanno tirato su le saracinesche e si sono resi conto del saccheggio. “Spiace dirlo, ma in questo paese non dura nulla – il commento unanime – perché forse si pecca della dovuta sensibilità”. Generalizzare sarebbe ingiusto e, soprattutto, un errore, però è un dato di fatto che, per colpa di pochi, alla fine le figuracce le fa un’intera comunità.
Carone – in qualità di semplice cittadina e non per il ruolo politico da lei ricoperto – nel weekend dell’Immacolata ha pagato di tasca propria stelle e alberi di Natale per donare un tocco di colore e, insieme, di speranza a via Roma e corso Umberto, che un tempo erano il cuore pulsante dello shopping, delle tradizioni e della stessa vita nel borgo antico oritano. Il suo gesto, molto discreto, è piaciuto, tanto che, dopo averla ringraziata, residenti e commercianti hanno deciso di fare la propria parte e di rendere ancora più belli e a tema i piccoli abeti. Così è stato. Base di nastro e fiochetti rossi per tutti, poi ciascuno ci ha messo del suo: dalle classiche palline dorate e argentate alle lucine intermittenti, passando per qualche oggetto tipico di ogni bottega (si pensi alle ceramiche o ai campanellini).
Neppure il tempo di fare qualche foto e gustarsi l’effetto d’insieme che, nella notte passata, dei novelli barbari hanno fatto capolino e incetta di decori. Sembra, peraltro, che abbiamo agito a più riprese, cioè con diversi “viaggi”, al fine di completare l’opera. E potrebbero essere stati immortalati dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Difficile dire se il loro intento sia stato solo distruttivo o truffaldino, se cioè nelle intenzioni ci fosse quella di vandalizzare o, invece, quella di rubare. Nel primo caso o nell’altro, il risultato per questi Attila, Lupen o Grinch (sottintesa l’avversione allo spirito natalizio) è sotto gli occhi di tutti. Con una parola sola: vergogna!