Sembra aver fatto decisamente breccia il post con cui Piero Pelù dei Litfiba – fresco di un nuovo album intitolato “Eutòpia” – ha denunciato sul suo profilo facebook che le matite per il referendum non erano poi così indelebili. Intorno alle 17,15, una sezione elettorale di Francavilla Fontana, per esempio, è rimasta bloccato per quasi 20 minuti – fino al provvidenziale intervento di un dipendente comunale – dopo che un’elettrice ha mosso al presidente la medesima eccezione del cantante: «Mi spiace, questa matita è cancellabile, quindi questa votazione non è valida», avrebbe detto. A quel punto, il presidente ha sospeso ogni operazione in attesa di capire meglio il da farsi e fugare ogni dubbio – pare – ma intanto più di qualche cittadino, che era in fila per esercitare il suo diritto di voto, ha desistito e si è allontanato. Sul posto sono giunti anche i militari della guardia di finanza, presenti per presidiare il plesso scolastico, che hanno preso conoscenza dei fatti. Come detto, in un secondo momento è arrivato il dipendente dell’Ufficio elettorale comunale, che ha intimato la ripresa immediata delle operazioni. A quanto si apprende, si sarebbe trattato soltanto di un falso allarme, figlio di una psicosi collettiva legata al possibile verificarsi di brogli. Nel frattempo, il fatto e la temporanea sospensione sono stati, ovviamente, messi a verbale. Resta un quesito poco secondario: ma alla fine, gli elettori e le elettrici rimasti in stand-by durante le contestazioni, avranno poi effettivamente apposto la loro crocetta sul Sì o sul NO?