Dal 25 al 27 novembre, nella straordinaria cornice della Reggia di Caserta, è stato celebrato il primo anno di azione del PNSD (Piano nazionale Scuola Digitale), documento di indirizzo del MIUR, adottato con il d.m. n. 851 del 27 ottobre 2015, per una “strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale”.
La tre giorni è stata non solo una una occasione per celebrare tale “compleanno”, con una settimana ad esso dedicata (che prevede anche un concorso #ilmioPNSD), ma anche per illustrare le azioni del secondo anno del Piano. Venerdi’ 25, infatti, il Ministro Stefania Giannini ha aperto i lavori, affermando che il MIUR ha «in programma di investire 100 milioni di euro per costruire un nuovo pensiero critico». Il Ministro ha rimarcato che la volontà del suo Ministero è quello di «educare agli strumenti di questo settore, quello digitale, già dall’infanzia», in modo da «dare possibilità nel futuro a questi ragazzi che hanno acquisito competenze tecniche. Se non acquisiamo queste nuove capacità, avremo un neo-analfebetismo di secondo livello».
Nel fine settimana, la Reggia del Vanvitelli si è trasformata in un enorme laboratorio digitale per oltre 45 ore fra workshop e laboratori, più di 50 scuole coinvolte nella presentazione di progetti, 2 hackathon, 6 spazi per la condivisione di esperienze.
Maggiori informazioni sono reperibili sul sito http://www.settimanapnsd.it/.
Tra i relatori individuati dal MIUR è stato presente il Professor Domenico APRILE, docente di Informatica presso la sede del Liceo Scientifico di Oria(BR) del I.I.S.S. “Vincenzo Lilla”.
Il professore ha presentato il progetto denominato Co-m@king LAB (Coding and Making Laboratory) che mira allo sviluppo di uno dei capisaldi del PNSD (il pensiero computazionale) mediante una didattica laboratoriale con schede digitali (Arduino, in particolare, microcontrollore di concezione e fabbricazione italiana, sviluppato da Massimo Banzi e il suo team di sviluppo) che consentono agli studenti di sviluppare applicazioni ispirate al “nuovo artigianato digitale” dei cosiddetti Makers.
Il progetto è giunto al terzo anno di attuazione e il prof. Aprile, appassionato di robotica educativa, sta creando all’interno dell’istituto un laboratorio interamente open source, ispirato al concetto di FabLab, una “officina didattica creativa”: accanto a computer con il sistema operativo Linux Edubuntu (un ambiente pensato per la didattica), trovano posto una stampante 3D (ottenuta grazie ad una convenzione con l’Università del Salento, nelle more di un progetto di ricerca con capofila la nota azienda HP) un “laboratorio mobile” costituito da una cassetta degli attrezzi piena di schede Arduino, sensori, motori e shield e, soprattutto, creazioni realizzate dagli studenti del Liceo Scientifico che, con passione ed entusiasmo, partecipano ogni anno ad eventi di rilevanza anche internazionale come la Maker Faire 2015 (l’evento europeo sull’innovazione digitale), l’Arduino Day 2016 (a Taranto, in uno degli eventi che celebrano, ogni anno, la “board” Arduino) e, quest’anno, la RomeCup2017 (un evento internazionale che celebra l’eccellenza della robotica nella Capitale).
Le attività del progetto sono documentate su un sito web (http://www.comakinglab.education/) e una pagina Facebook correlata.
«Ritengo la pratica didattica basata esclusivamente sulla trasmissione del “sapere” ampiamente superata dalle trasformazioni in atto in ogni settore sociale oltre che economico», dichiara il Prof. Aprile. «Alcune professioni non esistevano qualche anno fa e credo che l’organizzazione didattica tradizionale debba confrontarsi con una società sempre più dinamica, in cui esiste non solo un problema di digital divide ma di digital mismatch: il disallineamento tra domanda ed offerta di lavoro dipende non solo dalla mancanza di competenze in ambito ICT ma, anche e soprattutto, di “life skills” ovvero quelle competenze di natura trasversale che afferiscono al “pensiero laterale”, alle abilità di problem setting and solving e al pensiero creativo».
«Il progetto co-m@king Lab – conclude Aprile – coniuga tematiche di frontiera in ambito ICT, quali Agenda Digitale, Smart City, Internet of Things e pratica didattica con l’obiettivo di rendere la scuola un luogo più vicino alla realtà quotidiana degli alunni, abituati, quali nativi digitali, ad essere circondati e ad utilizzare strumenti di comunicazione attraenti».
La presenza del Liceo “Lilla” all’evento è stata un riconoscimento importante per l’Istituto, diretto dalla Dirigente Giovanna Carla Spagnolo, che ha potuto presentare una buona pratica didattica che viene quotidianamente messa in atto nella provincia di Brindisi, dove emergono realtà scolastiche di assoluto rilievo.