Inaugurato il doposcuola comunale “Spazio Ragazzi” di Oria. Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali Umberto Peluso a margine di una cerimonia molto partecipata. Si tratta di un nuovo luogo di socialità, supporto scolastico, orientamento dei genitori, che al 24 novembre conta già 69 iscrizioni tra gli studenti delle scuole primaria e secondaria di primo e secondo grado.
Il progetto, ideato dal Comune di Oria , ha posto attenzione all’alto indice di abbandono scolastico e, d’intesa con gli istituti comprensivi del territorio di Oria, del Liceo scientifico e dell’Istituto professionale per il turismo, si punta a far abbassare questo indice.
Ma non solo. Il doposcuola Spazio Ragazzi nasce come luogo neutro, al fine di aumentare le occasioni di socializzazione tra i ragazzi e migliorare la loro capacità di relazione con il gruppo di pari. Laboratori creativi e di teatro, dialogo genitori-figli contribuiranno a raggiungere questo scopo, fornendo loro strumenti di comunicazione efficace e mettendo a disposizione loro uno spazio di ascolto, cioè lo Sportello di orientamento per la conoscenza al fine sensibilizzare le famiglie sui temi inerenti la dispersione scolastica.
Il servizio si avvale della collaborazione di candidati volontari qualificati che hanno partecipato a una regolare selezione (Dalila Carbone, Marinunzia De Nuzzo, Marta Marinotti e Pasquale Pagano).
La sede di svolgimento del doposcuola saranno i locali comunali adiacenti la biblioteca comunale De Pace Lombardi in via Epitaffio.
«Si ritiene – fanno sapere dal Comune – di aver fornito un servizio certamente utile che ha come preciso scopo quello da un lato di soddisfare l’esigenza dell’utenza in relazione ai bisogni formativi dei ragazzi, dall’altro di conciliare i tempi di vita e di spazio delle famiglie».
A inaugurare l’aula, accogliere le famiglie e presentare la proposta progettuale, c’era il sindaco di Oria Cosimo Ferretti accompagnato da assessori e consiglieri comunali, dalla dirigente del II settore Servizi sociali e Scolastici, dottoressa Antonella Gobbi, e dall’operatrice locale responsabile del progetto, dottoressa Valentina Farina.