La consigliera Carone scrive al sindaco: «La nuova biblioteca? Meglio negli uffici ex Giudice di Pace»

maria lucia carone ok

La consigliera comunale Maria Lucia Carone di Legalità e Sviluppo per Oria ha scritto una lettera al sindaco Cosimo Ferretti riguardo lo sfratto dellOratorio Sing dai locali di Montalbano:

Gentile Signor Sindaco,

lo sfratto dell’Oratorio SING, già da molti lamentato, ha creato nel nostro paese un generale malcontento e disappunto. Non si possono, infatti, comprendere i motivi di una decisione così drastica da parte di una Amministrazione che, in campagna elettorale, aveva assicurato alla Onlus, peraltro, regolarmente riconosciuta, la permanenza nei locali di Montalbano, al fine di continuare quell’attività ludico-ricreativa che negli anni è stata di aiuto e sostegno per famiglie e ragazzi, che ha operato nell’interesse della collettività e per la collettività oltre che, in alcuni casi, per istituzioni pubbliche, che le hanno con fiducia affidato progetti operativi. In un Paese in cui le strutture pubbliche non sempre possono garantire sufficienti servizi per le famiglie nelle ore extra scolastiche, una Associazione, che gratuitamente offra attività ludico-ricreative pomeridiane e risulti di aiuto e collaborazione per le famiglie che ne hanno necessità, è di grande utilità.
L’Amministrazione ha deciso di trasferire in quei locali la Biblioteca comunale. Indubbiamente oggi la nostra ricca biblioteca è ospitata presso il palazzo municipale, e forse è un po’ sacrificata per la limitatezza degli spazi, ma la scelta dei locali di Montalbano è ancora più infelice per i numerosi motivi già da molti evidenziati relativi al microclima, alla sicurezza, alla allocazione logistica dei locali e così via.
Signor Sindaco, perché non fare una più oculata scelta dei locali per valorizzare quel patrimonio librario, vera ricchezza della nostra città, e renderlo accessibile non solo ai cittadini oritani, ma ad un ampio pubblico di studiosi e non, ad Università ed Istituzioni attraverso la creazione di un centro culturale ove, oltre all’accesso ai libri per la lettura, vi sia la possibilità di realizzare programmi di studio e di ricerca, organizzazione di convegni che attraggano studiosi e che consentano alla nostra città di tornare ad essere conosciuta a livello internazionale? ( Ricordiamo le Giornate Federiciane, alle quali partecipavano studiosi che venivano da varie parti d’Italia e d’Europa).
Se non vi è quell’urgenza paventata ( e non crediamo ci sia) perché non pensare di utilizzare il palazzo di Via Pasquale Astore già sede della Pretura di Oria oramai chiusa?
Il Palazzo, che ha dimensioni e struttura tali da poter avere oltre a sale di lettura anche una piccola sala convegni, al momento è chiuso ed in stato di abbandono, a parte i locali a pianterreno utilizzati dalla Pro loco. Una parte di esso in passato ha anche ospitato la biblioteca comunale.
Un buon progetto di risanamento e rivalutazione, nonché di messa a norma e quant’altro necessario per creare un centro moderno, multimediale e funzionale di lettura e ricerca, potrebbe trovare adeguato finanziamento con fondi pubblici, spesso inutilizzati da parte delle amministrazioni locali. Inoltre, un intervento su un immobile così importante nel centro storico della nostra Città sarebbe altamente significativo.
Di contro, si potrebbe, con maggiore ponderatezza, assumere idonee iniziative per il miglior utilizzo dei locali di Montalbano, nel contesto in cui insiste, e trovare idonee soluzioni per evitare che Associazioni Onlus come l’Oratorio SING si ritrovino a dover interrompere improvvisamente l’attività creando disagi alle famiglie ed ai ragazzi interessati.
E’ solo questione di buona volontà e sensibilità per la cultura e per il sociale, e, soprattutto, di amore per il nostro Paese.
Movimento “ Legalità e sviluppo per Oria”

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