Il consigliere Andriulo: «Io non lascio il Pd»

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Mal di pancia. Sembra la parola d’ordine di questo delicato momento, l’ennesimo a dire il vero, che l’amministrazione comunale di Francavilla Fontana guidata dal sindaco Maurizio Bruno e il suo stesso partito, il Pd, stanno vivendo. Al centro del chiacchiericcio degli ultimi giorni – con la crisi apertasi tra i democratici e il movimento Noi ci siamo, che ha “adottato” l’assessore ex Ap-Ncd Anna Ferreri, ci è finito anche il consigliere comunale dem Alfonso Andriulo, per il quale si è persino parlato di un cambio di casacca. Un’ipotesi che, però, il diretto interessato smentisce categoricamente: «Resto nel Pd – assicura – e continuo a sostenere questo gruppo di persone e di amministratori che, a mio avviso, hanno già fatto tanto per la città e che tanto potranno continuare a fare».

Non entra nel merito delle beghe tra la forza politica cui appartiene né sui possibili scenari futuri, Andriulo, ma garantisce che, comunque andranno le cose, resterà dalla stessa parte in cui era nel 2006 – quando ancora si parlava di Democratici di sinistra (Ds) – e in cui era nel 2009 a sostegno dell’allora candidato sindaco Tommaso Resta e poi ancora nel 2014. Il consigliere preferisce soprassedere anche sull’ultimo sfottò del primo cittadino che, nel corso del Consiglio comunale di ieri (17 novembre), ha pubblicato sul suo profilo una foto dello stesso Andriulo, mentre reggeva la presidenza, corredato dal commento: «Anche Alfonso Andriulo ha avuto il suo accontentino» (post poi, a quanto pare, rimosso).

Di una cosa è sicuro Andriulo, che presiede la Commissione consiliare Politiche sociali, e cioè che: «In qualunque modo si risolverà la situazione creatasi nelle ultime 48 ore, chi andrà a ricoprire la carica di assessore sarà sicuramente capace e in grado di portare avanti il progetto di cambiamento da me sposato nel 2014 e di cui non sono affatto pentito, anzi».

Intanto, sembra che nel corso della riunione-fiume tenutasi ieri proprio dopo la seduta delle assise e durata quasi tre ore, i democratici abbiano prodotto e consegnato nella mani del primo cittadino un documento col quale lo impegnerebbero, in qualche modo, a dirimere la controversia generatasi con Noi ci siamo e lo stesso assessore Ferreri, che – si ribadirebbe – dovrebbe fare un passo indietro nell’ottica di un riequilibrio del peso e dei ruoli delle forze di maggioranza. A questo proposito, Andriulo dice: «Non sono a conoscenza di questo documento perché, dopo aver fatto il mio intervento durante quella riunione, sono dovuto andare via per questioni familiari, ma in ogni caso ritengo di poter condividere la posizione di quello che è e resterà il mio partito».

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