Il clima non è dei migliori nella maggioranza che ancora sostiene il sindaco Maurizio Bruno dopo la mossa a sorpresa di Noi ci siamo che ha, di fatto, adottato l’assessore di Area popolare-Ncd Anna Ferreri pur di non concedere al Partito democratico quel riequilibrio che in precedenza i democratici avevano chiesto con una una nota ufficiale.
Il consigliere comunale in quota Ncs Antonio Camarda, nel corso della conferenza stampa convocata nottetempo e tenutasi ieri mattina in un bar del centro, ha apertamente criticato le mire del Pd e parlato di vecchia politica e spartizioni da Manuale Cencelli.
Oggi, però, nientemeno che il segretario cittadino e capogruppo del Pd, Marcello Cafueri, si è voluto togliere qualche sassolino e ha pubblicato un documento prodotto da Ncd nel corso di una verifica di maggioranza datata 1 settembre 2016. Nel foglio A4 scritto a mano, il movimento detta le sue condizioni per restare in sella. E sono condizioni che obiettivamente stridono con quanto dichiarato di recente. In particolare, Ncs chiede:
– La collocazione dei rallentatori stradali al quartiere San Lorenzo;
– L’assegnazione degli orti urbani;
– Il bando per il campo di calcetto al quartiere San Lorenzo;
– Il controllo e il miglioramento dell’appalto con la ditta Monteco;
– La riattivazione delle strisce blu in tempi brevi;
– La rotatoria a Largo Cappuccini
E, dulcis in fundo, si legge: «Inoltre, il movimento pretende che al prossimo rimpasto e/o cambiamento di Giunta indichi una persona di propria fiducia come assessore».
Ma all’indomani – 2 settembre – il direttivo di Noi ci siamo e il segretario Pier Paolo Lucchese si spingono anche oltre. Quelle richieste addirittura le protocollano in Comune. Sono le stesse del documento scritto a mano, ma con un particolare in più. Nella parte finale scompare il “pretende” ma ecco comparire una parentesi che condisce la richiesta di un assessore. Diventa così: «Inoltre, il Movimento Noi Ci Siamo rende noto che alla prossima rivalutazione e/o cambiamento (nel caso anche di problemi personali) di Giunta, indichi una persona di propria fiducia come assessore».
Quel “nel caso di problemi personali” è presto spiegato. Si vociferava all’epoca di possibili dimissioni dell’assessore Enzo Garganese a causa di questioni familiari, ipotesi dimissioni però sempre smentita dal diretto interessato. Una parentesi probabilmente evitabile che, come si dice in gergo, contiene un’implicita “tirata di piedi” (tradotto: portare iella).
E, insomma, sono sempre più forti i venti di crisi che soffiano sull’amministrazione di centrosinistra guidata da Bruno. Lo confermano gli stracci che volano e gli altarini che si scoprono. Ora la palla passerà proprio al primo cittadino, cui spetta in definitiva tirare le somme e prendere una decisione. Una cosa è certa: tra Pd e Ncs i rapporti sono ormai logori e nulla potrà essere più come prima. Il Consiglio comunale di questo pomeriggio potrebbe già essere un test per valutare la tenuta della maggioranza, una maggioranza nella quale nessuno intende fare passi indietro. Si prospetta anche la possibilità di dimissioni anticipate (revocabili entro 20 giorni) da parte di Bruno, dimissioni che dovranno necessariamente essere definitive entro il 5 gennaio se si vuole tornare a votare già nella prossima primavera. Ma non si escludono altri colpi di scena e cambi degli attori protagonisti di un film a metà tra commedia e thriller.
Eliseo Zanzarelli