Stalking, rapina, spaccio e furto di energia: cinque arresti

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Domiciliari per un uomo residente a Veglie. I carabinieri della stazione di San Pancrazio Salentino hanno eseguito nei suoi confronti una misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Brindisi poiché è accusato di atti persecutori nei confronti di una donna. I militari hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a suo carico: nel periodo giugno-novembre 2016 ha pedinato, minacciato e ingiuriato la vittima sperando di poter riallacciare con lei una relazione sentimentale precedentemente interrotta.

I carabinieri della stazione di Fasano hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, a carico del 47enne Giovanni Sibilio, del posto, che dovrà scontare la pena di un anno, otto mesi e 24 giorni di reclusione dopo essere stato condannato per rapina e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (reati commessi in provincia di Brindisi nel 2011). Dopo le formalità di rito è stato condotto nel carcere di Brindisi.

A Villa Castelli, gli uomini della locale stazione dell’Arma hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 70enne del posto. Dovrà scontare una pena di tre anni, cinque mesi e 26 giorni di reclusione a seguito di una condanna per stalking verso l’ex coniuge. Dopo le formalità, è stato condotto nella casa circondariale di Brindisi.

Un arresto per furto a Carovigno, dove i carabinieri della locale stazione hanno sorpreso in flagranza di furto di energia elettrica il 56enne G.R.. Grazie a un allaccio abusivo alla rete pubblica riusciva a risparmiare sulle bollette della luce. Ancora da quantificare il danno arrecato al gestore. Dopo le formalità di rito e dietro disposizione dell’Autorità giudiziaria, l’uomo è stato successivamente rimesso in libertà.

I carabinieri della compagnia di Brindisi, nel corso di specifici servizi di controllo del territorio, hanno arrestato il 33enne Daniel Camon. Questi, già sottoposto ai domiciliari e autorizzato ad allontanarsi temporaneamente da casa, ha raggiunto un esercizio commerciale del posto e, dopo un acceso diverbio con la titolare – con la quale aveva avuto una relazione sentimentale – l’ha rapinata del suo telefono cellulare. Lo smartphone è stato successivamente trovato a casa di Camon. Così, dai domiciliari è passato al carcere di Brindisi.

 

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