C’è un ufficiale Marina di Francavilla Fontana, con origini di Oria per parte paterna, al comando di Nave Rimini, dallo scorso 7 novembre impiegata in un delicato programma di sminamento nel Mediterraneo e nel Mar Rosso sotto l’egida della Nato: lo Standing Mine Counter Measures Goup 2. Si tratta del tenente di vascello Pasquale Dell’Aquila, 36 anni, che qualche giorno addietro è salpato insieme con il resto della truppa dal porto di Napoli per prendere il largo e raggiungere il litorale nord-orientale di Corfù. Dell’Aquila, dopo gli studi al Classico “Vincenzo Lilla” di Francavilla Fontana, ha frequentato la Scuola militare “Nunziatella” di Napoli e infine l’Accademia navale di Livorno.
Il contingente dell’Alleanza nord-atlantica è formato, oltre che dal cacciamine Rimini, anche dalla nave ausiliaria Flagship HS Aliakmon (Grecia) sulla quale è imbarcato il comandante in capo dell’operazione Panagiotis Papageorgiou e dagli altri cacciamine FGS Fulda (Germania) e TCG Amasra (Turchia). Lungo le coste della penisola ellenica ha cominciato i lavori di bonifica dei fondali marini dalla possibile presenza di residuati bellici, pericolosi per la navigazione, con l’impiego di palombari e veicoli subacquei.
Lo Standing Nato Mine Countermeasures Group 2 è uno dei due gruppi navali di contromisure mine della Nato ed è una forza marittima multinazionale integrata composta da navi appartenenti a diverse nazioni dell’Alleanza, che si addestrano e operano insieme e che sono permanentemente disponibili per portare a termine missioni Nato con competenze specifiche nella lotta alle mine navali. Il gruppo navale, alle dipendenze dall’Allied Maritime Command (Marcom) di Northwood, è composto prevalentemente da unità navali degli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, alle quali possono aggiungersi anche quelle di altre marine.
La forza navale impiegata nel Mar Mediterraneo è parte della Nato Response Force (NRF o JRRF) e si compone dalle unità cacciamine e di una unità maggiore con funzioni di comando e supporto, comandata a rotazione da un ufficiale di Marina delle nazioni partecipanti.
Il gruppo navale ha il suo teatro operativo nel Mediterraneo e nelle acque del Mar Rosso, ma è pronto all’impiego ovunque la Nato o i Paesi dell’Alleanza lo richiedano.