L’impressione, anche alla luce del comunicato diramato proprio questa mattina dal Partito democratico, è che i giochi siano praticamente già fatti e che manchi soltanto l’ufficialità: Area popolare cederà un assessore e quel posto in Giunta sarà occupato proprio da un democratico. O, meglio, da una democratica. Sì, perché sembra che sull’altare dei numeri risicati in Consiglio comunale sarà immolata, dopo neanche un anno, Anna Ferreri. Si dovrebbe salvare, invece, Luigi Galiano recordman di preferenze personali nella sua lista e secondo assoluto, alle spalle di Euprepio Curto, alle amministrative 2014.
Di conseguenza, nel mini-rimpasto ci sarà un’alternanza tra donne per preservare il numero di quote rosa. Salvo sorprese, a Ferreri subentrerà la consigliera comunale Serafina Alessandra Latartara, che in Consiglio cederà lo scranno al primo dei non eletti Giovanni Taurisano, quest’ultimo fedelissimo al partito e al sindaco Maurizio Bruno. Dopo la dichiarazione d’indipendenza di Dario Mancino, confluito in Noi Centro, il primo cittadino può contare su 13 voti certi nelle assise (compreso il suo) contro i 12 di minoranza e indipendenti (Mancino e Angelo di Noi).
Domani – giovedì 10 novembre – Area popolare terrà una riunione nel corso della quale sarà fatto il punto della situazione. Il partito sostiene la bontà dell’operato di tutti e due i suoi assessori e, ovviamente, li lascerebbe dove sono. Uno scenario improbabile, quest’ultimo, che però metterebbe a repentaglio la stessa alleanza col Pd. Una cosa sembra certa: qualcosa o qualcuno cambierà, forse entro questo fine settimana.
Dopo di che ci si potrebbe concentrare sul nodo Asi, con Area popolare che, a seguito dell’elezione a presidente del segretario cittadino Mimmo Bianco, anche in quella sede conta due rappresentanti: Bianco, appunto, e lo stesso Galiano. La priorità, per il momento, resta comunque la Giunta.
e.z.