I familiari di don Vito Cavallo, ex economo della Diocesi di Oria, amministratore dell’Ente Santuario di San Cosimo alla Macchia e cappellano del San Raffaele di Ceglie Messapica – spentosi l’altro ieri all’età di 78 anni – hanno deciso di proseguire l’opera del frate guanelliano con un gesto che anch’egli avrebbe compiuto: raccogliere i fondi necessari per rimpatriare in Romania Roxana e i due neonati da lei partoriti. Roxana e i due gemellini sono stati trovati morti, nei giorni scorsi, in un garage della città vecchia.
Le salme di don Vito e di Roxana, ieri, sono affiancate per qualche ora nella camera mortuaria del cimitero di Ceglie ed è stato in quel luogo che nei parenti del sacerdote al dolore per il lutto si è aggiunta la misericordia, quasi dietro suggerimento dall’alto del loro congiunto.
Se la morte è una “livella”, a maggior ragione post mortem non è giusto che vi siano defunti fortunati e defunti abbandonati. Di qui il pensiero gentile: perché non consentire a lei, alla povera Roxana, e a quei due neonati senza colpa alcuna di riposare accanto a colei che, in condizioni tutt’altro che agevoli, li aveva messi al mondo?
La famiglia di don Vito, anche grazie al contributo del Comune, questa sera riporterà in Romania la salma di Roxana. I due bimbi resteranno invece sepolti a Ceglie, finché anche loro non potranno viaggiare. Le offerte della gente che ha preso parte ai funerali di don Vito sono state destinate alla famiglia Rapasu, ma serve ancora una mano.
Questo è l’Iban del conto corrente intestato a Robert Rapasu, fratello di Roxana, indicato dall’avvocato Mino Nacci, che assiste la famiglia della defunta: RO75BRDE160SV32886781600. La somma di tanti piccoli contributi potrebbe ridare serenità ai familiari e giusta dignità a quei morti. Doniamo!
