Curto: «Rondò Borgo Croce: sponsorizzato o donato? Galiano smentisce Ferrarese»

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Si riceve e pubblica:

Chi ha avuto la possibilità di seguire il Consiglio comunale di ieri non potrà non essersi reso conto che l’assoluta fondatezza del giudizio di inidoneità dell’Amministrazione Bruno a governare una città come Francavilla Fontana.

Posto di fronte ad una domanda precisa sulla procedura seguita per la realizzazione del rondò di Borgo Croce, l’assessore Galiano ha candidamente ammesso di aver utilizzato quella delle sponsorizzazioni.

Sin qui nulla di scandaloso, se non fosse per il fatto che proprio qualche settimana fa la Prefabbricati Pugliesi aveva smentito trattarsi di sponsorizzazione, bensì di donazione.

Una qualificazione giuridica completamente diversa, in quanto mentre la donazione altro non è che un atto unilaterale di liberalità, la sponsorizzazione è costituita da un contratto a prestazioni corrispettive. Che è come dire che ad un vantaggio, o beneficio che dir si voglia, che l’Ente riceve dallo sponsor, corrisponde un vantaggio reso dal Comune a favore dello sponsor medesimo.

Ergo, Galiano ha smentito Ferrarese! Che cosa vi sia – ove vi sia – dietro la secca sconfessione di quanto dichiarato dal suo ultimo (?) padrino politico non è dato sapere, né ci interessa. Ma non vi è dubbio che ove le cose stiano come dice Galiano, gli errori (rectius: orrori) commessi nella gestione della procedura adottata dimostrano una volta di più quanto bisogno abbia qualcuno di studiare prima assumere atteggiamenti che altri (con ben più autorevoli titoli) mai si sarebbero sognati di assumere.

Posto di fronte alla domanda finalizzata a conoscere il valore economico del rondò (è il valore economico del rondò che impone una o un’altra procedura!), il fino a ieri più loquace assessore della Giunta Bruno ha ammesso, anche in questo caso candidamente, di non conoscerlo; in tal modo ammettendo implicitamente di avere adottato la procedura della sponsorizzazione senza tenere in debito conto le prescrizioni normative, oggi più di ieri assolutamente stringenti su questa materia, soprattutto alla luce delle considerazioni recentemente fatte dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Da quel momento in poi, in una sorta di crescendo rossiniano, sono emerse le altre anomalie: mancata redazione di un piano finanziario idoneo a dimostrare la convenienza per la Pubblica Amministrazione, trattative con lo sponsor al di fuori dei dovuti canali istituzionali, mancata verifica della esistenza di potenziali conflitti d’interesse (art. 17 Regolamento).

In sintesi: una gestione procedurale foriera di responsabilità, non solo politiche, di assoluta gravità che, combinata ad un tasso di presunzione assolutamente inammissibile, ci spinge a ritenere che a breve, salvo auspicabili ravvedimenti operosi…, sul campo resterà qualche ferito…

Avv. Euprepio Curto, consigliere comunale progetto per l’Italia

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