Consiglio comunale: di Noi e Mancino indipendenti, ora Bruno rischia

maurizio bruno sindaco consiglio comunale

Il consigliere comunale Angelo di Noi
Il consigliere comunale Angelo di Noi

Voteranno di volta in volta. Si sono dichiarati indipendenti e non daranno più conto ad alcun partito, nel corso della seduta odierna delle assise, i consiglieri comunali Angelo di Noi (Pd) e Dario Mancino (Ap-Ncd). Di Noi già da tempo era stato definito e si era definito una voce critica all’interno del partito e dello stesso gruppo consiliare del Pd, col quale negli ultimi tempi non di rado si è trovato in disaccordo. Mancino, invece, entrato in assemblea ai primi dell’anno, a seguito del rimpasto e dell’ingresso in maggioranza di Area popolare-Nuovo centrodestra, nei giorni scorsi è stato nominato da Massimo Ferrarese coordinatore cittadino di Noi Centro e, dunque, ha ufficializzato la sua presa di distanza dalla sua precedente “casa” pur sottolineando come ciò non comporti automaticamente uno stop all’appoggio nei confronti dell’attuale amministrazione.

Il consigliere comunale di Area popolare Dario Mancino
Il consigliere comunale ex Area popolare Dario Mancino

Quest’ultima, da qualunque angolazione si osservi la situazione, deve suo malgrado rimettere mano al pallottoliere perché i numeri contano e danno anche la misura degli equilibri. E, allora, i dati sono questi: consiglieri che sostengono Bruno (compreso il sindaco) 13; consiglieri che osteggiano Bruno 10; indipendenti 2. Il che significa che, nella peggiore delle ipotesi, il primo cittadino può ancora contare su un voto di vantaggio. Una situazione non certo esaltante anche alla luce del nuovo scenario delineatosi. Oggi come oggi, Ap-Ncd vanta un solo consigliere e ben due assessori (Luigi Galiano e Anna Ferreri) e dal Pd già qualcuno ha chiesto che il peso specifico di questa forza politica sia subito ridimensionato e a questa conclusione si dovrebbe giungere attraverso una verifica politica.

Se il Pd rivendica una maggiore rappresentatività nell’esecutivo, c’è ora da capire cosa chiederà – a Francavilla o anche fuori dai confini della Città degli Imperiali – Noi Centro e come reagirà Noi ci siamo, che dispone a sua volta di un solo consigliere comunale (Antonio Camarda) e che finora ha ricevuto soltanto una quasi simbolica vicepresidenza del Consiglio comunale. Questioni che in ogni terranno banco nei prossimi giorni. Sembra che questo sia il periodo più critico per l’amministrazione comunale uscita trionfante dalle amministrative francavillesi del 2014.

E.Z. 

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