Secondo i carabinieri e il pubblico ministero, durante i tafferugli tra tifoserie seguiti al match casalingo dello scorso 22 maggio contro il Siracusa, valevole per la Poule Scudetto di Serie D, un sostenitore della Virtus Francavilla Calcio s’impossessò dello smartphone di un altro tifoso ed è dunque ora stato citato direttamente a giudizio con l’accusa di furto con strappo. L’episodio era stato regolarmente denunciato dalla parte offesa, assistita dall’avvocato Domenico Attanasi, presso la locale stazione dell’Arma. Si era inizialmente ipotizzata una rapina, ma il fatto è stato successivamente qualificato dal Pm Valeria Farina Valori come semplice scippo.
L’imputato – un 39enne di Francavilla Fontana, già gravato da Daspo – dovrà comparire dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Brindisi, Simone Orazio, il prossimo 26 gennaio. Stando alle ricostruzioni degli investigatori, sembra che ad aver originato la questione fosse stato un malinteso. La vittima – un altro tifoso della Virtus di 30 anni residente nella Città degli Imperiali – pare avesse tra le mani il suo Samsung Galaxy S5 per chiamare sua moglie al termine della partita, ma qualcuno pensò che intendesse filmare i disordini all’esterno del “Giovanni Paolo II”. A quel punto sarebbe, appunto, stato commesso il presunto reato di cui si discuterà a processo. Il 30enne, per il tramite del suo legale, si costituirà parte civile.