Avrebbe dovuto celebrarsi questa mattina, ma è slittata al 29 novembre, l’udienza preliminare del cosiddetto processo della Corte bis, con l’ex sindaco di Francavilla Fontana e primario anestesista presso l’ospedale Dario Camberlingo, Vincenzo della Corte, chiamato a difendersi dall’accusa di truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale nel biennio 2010-2011. Avrebbe firmato ricette al posto, e in nome e per conto, di suo fratello Luciano. Oggi, il gup Paola Liaci si è dichiarata incompatibile per aver già pronunciato sentenza a seguito di patteggiamento (un anno e due mesi) a carico di Luciano della Corte, fratello di Vincenzo, nel primo troncone del procedimento. La dottoressa Liaci dunque ha disposto la trasmissione dell’intero incartamento all’ufficio della collega Tea Verderosa e aggiornato la seduta a fine mese prossimo.
La discussione, oltre che sull’eventuale rinvio a giudizio, verterà sulla costituzione di parte civile da parte della Asl di Brindisi per la presunta lesione dei diritti d’immagine. Una costituzione contro cui ha proposto opposizione l’avvocato di fiducia di della Corte, Antonio Andrisano del Foro di Brindisi, il quale sostiene che non sia da ammettere alcuna pretesa da parte dell’Azienda sanitaria locale.
“Abbiamo sufficienti e documentate ragioni per ritenere – commenta l’avvocato Andrisano – che nella sua lunga e onorata carriera il mio assistito abbia tutt’altro che danneggiato l’immagine del suo pubblico datore di lavoro”. Ragioni che saranno ovviamente esposte nel corso della prossima udienza dinanzi al nuovo giudice.