La guardia costiera sequestra e distrugge sei chili di datteri, denunciato un sub

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cpbr_29092016_2Gli uomini della guardia costiera di Brindisi, coordinati dal capitano di vascello Salvatore Minervino, hanno sequestrato nel porto del capoluogo quasi sei chili di datteri di mare, per la precisione 5,7 chilogrammi, dopo aver sorpreso un sub 46enne (A.G. le sue iniziali) proprio mentre riemergeva dai fondali. Il prodotto è stato successivamente distrutto e rigettato in mare a seguito della convalida del sequestro e dell’autorizzazione da parte del pubblico ministero Giuseppe De Nozza. Il trasgressore, già noto per reati specifici, è stato invece denunciato a piede libero. Dovrà rispondere di asportazione di specie marine protette delle quali è tassativamente vietata la cattura, la detenzione la commercializzazione (regolamenti CE 338/97 e 1967/06) oltre che di danneggiamento della struttura rocciosa coralligena della scogliera interessata e del deturpamento di bellezze naturali (articolo 734 del codice penale).

Il comandante della Capitaneria di porto, Minervino, sottoliena come la pesca di questi molluschi abbia un altissimo potenziale distruttivo per l’ambiente marino: avviene, infatti, martellando e frantumando le rocce nelle quali i datteri nascono e crescono. Il dattero, la cui maturità si completa a circa 80 anni di vita, cresce infatti all’interno di buchi scavati negli scogli dallo stesso mollusco.

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