Dal primo maggio 2017 entrerà in vigore anche in Italia la cosiddetta direttiva “Bolkestein” che disciplina i servizi nel mercato interno dei Paesi Ue. Questa normativa, tra gli altri, riguarderà i venditori ambulanti, i quali dovranno contendersi all’asta le piazzole di cui usufruiscono in alcuni casi da generazioni. Il gruppo consiliare del Partito democratico di Francavilla Fontana, con a capo Marcello Cafueri, ha protocollato una mozione con la quale chiede al Consiglio intero di prendere posizione sull’argomento e d’impegnare il sindaco e la giunta ad adottare, di concerto con i Comuni e le Regioni sulla stessa lunghezza d’onda, ogni iniziativa possibile presso il governo per emanare al più presto una modifica al decreto legislativo 59/2010 (con cui è stata recepita la direttiva europea) escludendo il commercio ambulante dal suo ambito di applicazione. La mozione del Partito democratico sarà poi trasmessa dagli uffici del Comune al presidente della giunta regionale, alla presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero per lo Sviluppo economico.
«La scelta del legislatore italiano di attuare la direttiva 2006/123/CE – è scritto nel documento – prevede il recepimento di una specifica applicazione delle disciplina al commercio sulle aree pubbliche, scelta peraltro non eseguita da nessun altro Stato membro dell’Unione europea, e tale scelta provoca l’esposizione dei mercati rionali o settimanali condotti da imprese familiari alla speculazione delle Società di capitali della grande distribuzione, che possono concorrere con esse, con il rischio di gravi ripercussioni sulla natura, sulla tradizione e sulla qualità del commercio ambulante».
«Dalla primavera 2017 – si legge ancora – gli ambulanti dovranno partecipare ai bandi per il rinnovo delle licenze e il provvedimento dell’Ue, permettendo anche alle Società di capitali di partecipare, mette a rischio oltre 200mila piccole aziende».
«Inoltre – proseguono le premesse – sono stati fissati i parametri per l’affido di nuove licenze (che durano 10 anni) dando 40 punti solo la prima volta a chi ha almeno 10 anni di attività, con la conseguenza che tra 7 anni queste licenze non avranno alcuna prelazione per l’anzianità».
«Il numero delle famiglie occupate nel settore del commercio sulle aree pubbliche, il valore delle licenze a suo tempo pagate all’erario pubblico e l’importanza dell’indotto collegato devono indurre il legislatore a rivedere l’applicazione dei principi enunciati dalla direttiva 2006/123/CE a questo servizio peculiare; alcune regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio e Puglia) hanno già votato mozioni per impegnare lo Stato a estromettere gli ambulanti dalla Bolkestein».
Ed ecco cosa “dice” l’articolo 12 (selezione tra diversi candidati) della direttiva:
“1. Qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda, in particolare, un’adeguata pubblicità dell’avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento. 2. Nei casi di cui al paragrafo 1 l’autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami”;
L’articolo 16 del decreto legislativo di recepimento, poi, in ossequio alle direttive europee, oltre ad introdurre un limite al numero delle concessioni di posteggio utilizzabili nella stessa area, stabilisce, al comma 4, il divieto di rinnovo automatico dei titoli scaduti;
Il comma 4 dell’articolo 16 sempre dello stesso decreto ha creato oggettive difficoltà operative poiché, oltre a non riconoscere più l’istituto della proroga automatica dei titoli autorizzativi scaduti, ha provveduto ad introdurre il limite numerico delle concessioni di posteggio utilizzabili per il mercato o fiere;
«Il Parlamento europeo – scrivono dal Pd di Francavilla Fontana – prendendo atto della preoccupazione espressa dalle rappresentanze dei venditori ambulanti su aree pubbliche rispetto all’applicazione a tale attività della direttiva 2006/123/CE (c.d. “Direttiva Bolkestein”), ha invitato in data 5 luglio 2010 gli stati membri ad escludere il commercio ambulante dall’applicazione di tale direttiva».