Curto (Ppi): «L’amministrazione vuole il campo da golf, ma non fuga alcun dubbio»

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Si riceve e pubblica:

Col Consiglio comunale di ieri l’Amministrazione guidata da Maurizio Bruno ha finalmente gettato la maschera: vuole, eccome se lo vuole!, il campo da golf.

Sin qui, però, nulla di scandaloso. E’ perfettamente legittimo che un’Amministrazione comunale, un Sindaco e una maggioranza possano essere favorevoli ad un intervento di tal fatta, sia pure alquanto controverso.

Meno accettabile è che chi governa cerchi di dissimulare tale orientamento al sol fine di non essere costretta a fornire risposte convincenti ai tanti quesiti che una opposizione responsabile, e mai pregiudizialmente prevenuta, aveva correttamente posto in termini squisitamente politici. Uno su tutti: dove risiede l’interesse pubblico che giustifichi tale intervento. Ma anche risposte adeguate sull’impatto ambientale, sui ritorni occupazionali, sui riflessi sul Pug, sulla solidità economico-finanziaria dei soggetti promotori dell’iniziativa, sulla presenza di una forte domanda di tal tipo d’infrastrutture, tenuto conto del fatto che le altre allocate nelle aree vicine non pare che abbiano costituito eccezionali momenti di rilancio e di sviluppo dei territori interessati. E, con ciò, i rischi che ne potrebbero derivare: quelli di realizzare una cattedrale nel deserto, di sfregiare irrimediabilmente un territorio ricco di storia e di cultura, di danneggiare privati che molto più di altri sono legittimati a porre ostacoli all’iniziativa, a favorire speculazioni edilizie e/o finanziarie, a determinare le precondizioni per futuribili piani di lottizzazione.

In poche parole, una serie impressionante di punti interrogativi ai quali l’A.C. ha risposto per mezzo dell’Assessore Resta, supponendo (e mai supposizione fu mal digerita!) che potesse essere sufficiente una bella immagine (quella dell’assessore) e un eloquio forbito (ma che lasciva molto a desiderare sotto il profilo dei contenuti) potesse plagiare il Consiglio comunale, o, almeno, quei consiglieri comunali con l’olfatto un po’ più sensibile di altri.

A tutto ciò si aggiunga l’improvvida Conferenza Stampa convocata dai soggetti proponenti, che la mia forza politica ha letto come un tentativo mal riuscito di condizionare il Consiglio comunale, per farci essere, oggi, un po’ meno laici di ieri rispetto alla posizione finale che assumeremo in consiglio comunale quando si tratterà di votare la variante urbanistica.

Una variante che sarà votata non dai componenti della giunta ma solo dai consiglieri (e dal sindaco), i quali se ne assumeranno la responsabilità politica. E non solo!

Avv. Euprepio Curto – Consigliere comunale Progetto per l’Italia

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