Si riceve e pubblica questa nota di Raffaele Proto a nome del Meetup 5 Stelle di Oria:
La delibera n° 142 del 29/07/2016 ha come oggetto la riorganizzazione tecnico operativa dei servizi di igiene pubblica nel territorio comunale. Riorganizzazione che ha portato la reintroduzione del “porta a porta” nell’agro oritano.
Oggi non vogliamo entrare nel merito della delibera, ma di come l’Amministrazione cerca di mascherare i grossolani errori compiuti sulla raccolta dei rifiuti, più volte da noi segnalati, denominando “isole ecologiche” i cassonetti stradali dell’indifferenziato che furono posizionati nell’agro oritano al posto della raccolta “porta a porta”.
Questo è ciò che si legge nella delibera “Atteso che il sistema in uso della raccolta dei rifiuti solidi urbani ha da sempre evidenziato una serie di problematiche gestionali nell’agro, oggetto, nel tempo, anche di modifiche e sperimentazioni, e che la postazione delle isole ecologiche in tale parte del territorio comunale è diventato ricettacolo di conferimenti abusivi e indiscriminati anche da parte di utenze esterne alla città, ciò comportando tra l’altro, esborsi per bonificare e una drastica riduzione della percentuale della raccolta differenziata, come si evince anche dai raffronti pubblicati sul sito della regione Puglia;”.
Da Wikipedia:
Un’isola ecologica, ecopiazzola, centro di raccolta, ecocentro o ricicleria (a seconda dei comuni) è un’area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti, disponibile in molti comuni italiani. I cittadini, durante l’orario di apertura, possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo i rifiuti ingombranti o pericolosi. L’utilità principale è quindi quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l’ambiente. Per motivi ambientali, igienici e di decoro urbano, da parte delle amministrazioni più sensibili alle tematiche ambientali e rispettose delle normative CE si va sviluppando la tendenza all’eliminazione dei cassonetti stradali, procedendo invece alla raccolta dei rifiuti “porta a porta”. Questa scelta comporta la necessità di realizzare, nell’area comunale di competenza, delle piattaforme – le isole ecologiche appunto – in cui le persone possano smaltire quei rifiuti che non vengono raccolti a domicilio.
Il Meetup 5 Stelle Oria ha più volte esortato l’Amministrazione all’eliminazione dei cassonetti stradali dell’indifferenziato nell’agro, consapevole che la creazione di questi siti avrebbe invogliato i cittadini avvezzi a differenziare ad abbandonare tale pratica. Forse la creazione di vere isole ecologiche non avrebbe ridotto la percentuale di differenziata, riduzione che ha comportato maggiori oneri per le casse comunali e quindi per i cittadini.
I due grafici in basso mostrano l’andamento dei rifiuti dal momento in cui sono stati introdotti i cassonetti stradali dell’indifferenziato, non isole ecologiche, fino al mese di luglio 2016 in cui gli stessi sono stati tolti.
Le foto sparse nel post mostrano anche alcune postazioni di “isole ecologiche” che erano sparse nell’agro.