Tre anni fa fu salvata da morte certa dai volontari della protezione civile “Agata Gallù” di Torre Santa Susanna. Flora, che era finita in una cisterna profonda cinque metri, oggi cerca nuovamente casa perché la famiglia cui era stata affidata non può più tenerla: in età troppo avanzata. La cagnetta è educata, ma molto vivace e poi, si sa, un animale domestico costituisce un impegno serio. Ragion per cui i suoi “genitori” adottivi hanno deciso di affidare Flora a chi possa averne meglio cura. Chiunque fosse interessato può contattare il numero 366.1119318.
Ma cosa successe quel 10 agosto di tre anni addietro? Un operaio torrese, Alessandro Muscogiuri, udì dei guaiti provenire dall’interno di uno stabilimento per la lavorazione dei prodotti agricoli, una cui parte era da tempo in stato di abbandono e utilizzata per il parcheggio dei bus di linea. Addentratosi oltre i pullman, Muscogiuri scorse una vasca piena d’acqua per almeno un metro e dentro, appunto, la bestiola. Contattò subito la prociv “Gallù”, che già in passato si era distinta per salvataggi del genere, e due volontari – Toni Sanasi e Leonardo Totaro – la tirarono fuori, scongiurandone l’annegamento. Un’operazione abbastanza delicata, considerata anche la necessità d’imbracare l’animale e la melmosità del fondo, che durò circa mezz’ora. Dopo essere stata rifocillata e tenuta per qualche giorno dagli stessi suoi soccorritori, la cagnetta fu affidata appunto a una famiglia del posto, che le diede come nome “Flora”. A distanza di tre anno, cerca un’altra casa e magari lo stesso affetto.