“Sarà il tempo, che è sempre galantuomo, a demolire le granitiche certezze di Maurizio Bruno circa la sua longevità come sindaco di Francavilla. Intanto dalla replica, a cui presumibilmente Bruno si è limitato ad apporre la firma, non vi è una sola risposta, che sia una, ai corretti rilievi che gli sono stati opposti riguardo gli atteggiamenti e le espressioni irriguardose che con cadenza puntuale egli riserva agli uomini della opposizione”.
Così, l’avvocato Euprepio Curto, ha inteso ribattere alla nota con cui il sindaco di Francavilla aveva replicato al comunicato al cianuro dell’ex senatore.
“Per quanto mi riguarda – ha proseguito Curto – confermo di non aspirare a nulla. E lo stesso attacco politico a Bruno non deriva dalla diversa appartenenza politica, anche perché è sufficientemente noto come io apprezzi tanti esponenti politici di sinistra che però, a differenza dell’attuale sindaco di Francavilla, si caratterizzano per competenza, serietà, spessore e correttezza. Cosicché, gli eventuali confronti sono sempre improntati alla massima e reciproca civiltà”.
“Tutto questo – ha continuato Curto – non è possibile con Bruno. E non è possibile per sua esclusiva responsabilità, avendo questi manifestato sin dall’inizio della legislatura una intolleranza al dissenso da far presumere che, ove dovesse dipendere da Bruno, Curto e gli altri oppositori dovrebbero essere internati in una sorta di Arcipelago Gulag degli anni 2000”.
Concludendo: “Confermo, quindi, la necessità politica di non consentire mai più ad uno come Bruno di guidare Francavilla, oltre alla mia più totale indifferenza non tanto a ruoli politici (si possono rivestire ruoli politici anche stando al di fuori della Politica comunemente intesa) quanto ad aspirare a poltrone. Così come confermo pure l’insostituibile funzione della opposizione ad una maggioranza che è costretta a ritirare un bando sui tributi dall’aspetto palesemente sartoriale; che restituisce alla Regione 850 mila euro per non avere saputo gestire la questione intermodale; che in un anno fa pagare due volte la Tari ai cittadini francavillesi, nonostante la città si presenti sempre più sporca; che dopo avere sparato a zero contro presunti (e inesistenti) speculatori dell’edilizia tiene nel cassetto quel Pug la cui approvazione in tempi brevissimi era stata strombazzata più di un anno fa, ma di cui si conoscono già i beneficiari! Se questo è il nuovo rappresentato da Bruno, chapeau!”