Blitz anti-nudisti, ieri, sulla spiaggia D’Ayala a Campomarino, dov’è intervenuto personale della guardia costiera e della polizia locale di Maruggio a seguito delle numerose segnalazioni sdegnate – pare – da parte di residenti e bagnanti, tra i quali famiglie con minori a carico.
In particolare, guardiacoste e poliziotti locali hanno identificato, multato, ammonito e costretto a rivestirsi o ad allontanarsi diversi cultori della tintarella integrale.
Da tempo, anzi da anni, quel tratto della nota località balneare è al centro di numerose polemiche legate proprio alla presenza dei naturisti, tra i quali anche omosessuali.
Si ricorderà, a questo proposito, anche la “storica” scritta omofoba che campeggia sul muro perimetrale interno del porticciolo, scritta che la comunità Lgbt – risentita – ha in più occasioni chiesto fosse rimossa.
Ieri è dunque giunta quest’operazione, accolta con sorpresa e favore da coloro i quali s’indignano di fronte a uomini e donne che preferiscono esporsi al sole come mamma li ha fatti.
Un’operazione peraltro legittima, questa, poiché quella alle spalle della pineta del conte D’Ayala non è una porzione di spiaggia autorizzata né riservata alla pratica nudista-naturista.