“Mai come oggi i festeggiamenti della SS. Patrona rivestono un significato particolare nella riscoperta della nostra identità” (cit. Mons. A. Bentivoglio, parroco della Chiesa Madre, pres. della Festa 2016).Il Vescovo della Diocesi di Oria, Mons. Vincenzo Pisanello, ha preso le necessarie misure responsabilizzando chi di dovere rispetto alla richiesta avanzataGli agli inizi di luglio scorso dallo scrivente Comitato MAB.
Si tratta di portare avanti il percorso di moralizzazione e rivalutazione della Festa Patronale della Madonna della Fontana iniziato con l’edizione del 2013 (“commissariata” con la nomina a presidente proprio del parroco della Chiesa Madre).
Con le due edizioni sotto l’egida della amministrazione di centrosinistra, sotto la presidenza di Gianni Carlucci, il percorso è a un ottimo punto e si riscontra il ritorno di fiducia di fedeli e cittadini il cui rifiuto a versare le donazioni per la festa è ormai un triste ricordo sino al 2012.
Ma vi è uno snodo essenziale per poter dire che il percorso è irreversibile e che, quindi, la Festa sia tornata agli antichi fasti.
Il punto che, trascurato e non ben considerato, ha dato la stura alla festa che punta più agli affari che non alla devozione: la raccolta delle donazioni e delle offerte in chiesa.
Ormai da alcuni decenni questi fondi, anche se dati dai fedeli con l’intenzione della Festa non vengono più riversati al Comitato della Festa Patronale, generando così confusione e soprattutto l’idea che dei fondi della Festa ognuno ne possa fare ciò che vuole.
Per scongiurare tutto ciò lo scrivente Comitato ha puntualizzato a S.E. il Vescovo di Oria come la questua per la Festa Patronale è indetta dall’autorità civile (il Comitato con i poteri conferiti dal Sindaco che ne nomina il presidente) e non da quella religiosa tanto è vero che in occasione della Festa in onore della Madonna della Fontana nessuna autorità o organizzazione religiosa è facoltizzata a raccogliere offerte o donazioni.
Si tratta di un retaggio del regime di jus patronato della Chiesa Madre vigente ancora oggi, tanto è vero che il Comune assolve ad alcune spese della stessa Chiesa.
Il M.A.B., convinto che la identità cui ha fatto riferimento mons. Bentivoglio, parroco della Chiesa Madre, sia quella cristiana e non quella di fare interessi privati con il denaro dei fedeli, chiede al parroco di voler individuare una persona di fiducia del Comitato che raccolga le offerte dei fedeli in chiesa secondo le intenzioni dei festeggiamenti alla Santa Patrona, così che le somme siano riversate nelle casse del Comitato.
Comitato Comunale M.A.B. – Nuova Cittadinanza – Il coordinatore, Antonio de Franco