Emma Stasi non è deceduta. Le sue condizioni di salute, da un po’ di tempo a questa parte, sono critiche, ma Emma è ancora tra noi. Nonostante la “notizia” della sua scomparsa – prima dato, poi smentito – direttamente dal palco della presentazione del Palio, sabato sera in piazza Lorch. Nessuna malafede, ovviamente, da parte dell’autore dello stesso, commosso annuncio.
Al giornalista Vincenzo Sparviero la notizia era stata data in diretta da sotto il palco e, siccome a dargliela era stata una persona serie e vicina a Emma, l’ha presa per buona. Lo riferisce il diretto interessato, il quale rimarca come: “Il mio rapporto con Emma è da sempre splendido, le voglio e ci vogliamo un gran bene, e non a caso le ho dedicato negli anni diversi articoli e il suo nome compare persino nei due libri che ho pubblicato”. “Mi si è raggelato il sangue – prosegue – quando da sotto il palco mi hanno dato per ufficiale la sua dipartita, suggerendomi di tributarle un ricordo e un applauso. Cosa che ovviamente ho fatto”.
Dopo, però, un nipote della donna – quasi 80enne – si è avvicinato e ha assicurato come sua zia fosse ancora viva e vegeta. Sono seguiti un contro-annuncio e un contro-applauso da parte della piazza, ma il patatrac era ormai fatto.
Alla professoressa Carmela, sorella di Emma, erano già cominciate a giungere e continuano tuttora a giungere telefonate di cordoglio. Condoglianze fuori luogo o, meglio, fortunatamente anzitempo, che hanno turbato la serenità della famiglia Stasi: «Non solo non le è stato tributato un ringraziamento per ciò che è stata e ha fatto in tutti questi anni – dichiara, arrabbiata, la professoressa – ma ce l’hanno addirittura fatta morire in anticipo…».
Nella speranza che questa gaffe, le responsabilità della quale sono comunque tutte da attribuire, abbia allungato la vita a Emma che fino allo scorso anno è stata figura storica e per certi aspetti pittoresca del Corteo-Torneo, oltre che dirigente della Pro Loco (tuttora in carica) e del suo amatissimo Rione Lama.