Secondo giorno di sperimentazione del rondò di Borgo Croce, stamane, con le cose che sembrano essere andate abbastanza meglio rispetto a ieri, quando gli ingorghi avevano fatto saltare i nervi ai conducenti e agli stessi amministratori. Oggi, in particolare, è stata dipinta la segnaletica orizzontale provvisoria (strisce gialle tutt’intorno), mentre domani sarà tutto completato con le zebre le linee di canalizzazione delle corsie. Sul posto anche questa mattina l’assessore alla Viabilità Luigi Galiano, oltre che ovviamente i tecnici del Comune e gli operatori della polizia locale. Lo stesso assessore è entusiasta di questo atto secondo, che ha previsto il definitivo spegnimento dei semafori – ieri a un certo punto riaccesi per evitare guai – e la chiusura temporanea di due sensi di marcia in entrata, quelli di via San Francesco e di via San Pietro Canale.
«Tutto ha funzionato alla perfezione – dice Galiano – senza neanche un incolonnamento, anche grazie però all’aiuto dei vigili che hanno rinfrescato il codice della strada a qualche automobilista. Io, i tecnici e i vigili urbani ci siamo spostati solo per mezz’ora e, ad onor del vero, l’incrocio si è nuovamente intasato. Quando siamo ritornati in loco, alle ore 11:30, il traffico era nuovamente fluido e senza alcun incolonnamento. Questa è la prova provata che il progetto è valido e che la rotatoria funziona: dobbiamo fare un mea culpa e convincerci che siamo noi francavillesi che non funzioniamo proprio bene (quantomeno alla guida)».
Differente il giudizio del capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Mimmo Bungaro, per il quale l’opera – donata interamente dall’imprenditore Massimo Ferrarese – non si deve proprio fare in quanto il caos non comincerà di certo in estate, ma soprattutto in autunno con la riapertura delle scuole: «Già ieri e oggi – dichiara il consigliere – abbiamo assistito a situazioni-limite ed è bene ricordare che siamo in agosto: provate a immaginare cosa succederà dai primi di settembre in poi, quando a Francavilla giungono dai comuni limitrofi almeno 3mila studenti a bordo di circa 50 autobus… L’opera rischierebbe seriamente di produrre effetti contrari a quelli per cui è stata pensata e progettata, finché si è in tempo ci si renda conto di ciò e si abbandoni ogni proposito».
Secondo un altro consigliere comunale, Gino Fanizza di Sel, invece, la rotatoria potrebbe anche funzionare, ma non con sei strade che vi confluiscono: «Non sono un tecnico, ma provo a essere almeno logico: tutti quegli affluenti non possono coesistere, ragion per cui a mio avviso sarebbe opportuno chiudere in uscita dal rondò via Quinto Ennio e via San Pietro Canale, per poi creare una via, che immetta da e per via Oria, più avanti in corrispondenza del Famila».
Noi dello Strillone abbiamo, ovviamente, voluto vedere di persona come andassero le cose e, intorno alle 10,30, abbiamo girato questo video, che probabilmente offre qualche indicazione: