Qui di seguito un intervento di Cosimino Patisso, anche a nome del suo gruppo, per illustrare la sua versione dei fatti riguardo la contesa che, ormai da anni, riguarda ormai il Rione San Basilio:
Dopo l’ennesima figura fatta dall’attuale dirigenza del rione San Basilio in occasione del Paratorneo del 31/07/2016 (assenza di rappresentanti, Ndr) ci corre l’obbligo di fare le dovute considerazioni e farle conoscere a tutta la cittadinanza e a quanti navigano su Facebook, che non conoscono ne lo statuto ne il regolamento dei rioni.
Potremmo iniziare dal 2009, ma di quei fatti parleremo nelle sedi opportune. Iniziamo invece dal 30/10/20014, data in cui è stato presentato il ricorso alla Pro Loco.
(Vedi ricorso alla Pro Loco)
In quanto ritenevamo che nelle elezioni fatte in data 22/10/2014 non erano stati rispettati i criteri e la data ultima riportata nella “norma transitoria finale” dello Statuto approvato il 19/12/2011.
(Vedi norma transitoria finale)
E la nostra richiesta con data 02/10/2014 in cui si chiedeva il riconoscimento di vari soci che hanno aderito al tesseramento promosso dal Sig. Orlando Palmisano
all’epoca capitano commissario del Rione San Basilio.
(Vedi richiesta)
Si evidenzia altresì il mancato riconoscimento della candidatura del consigliere Renato Spina a capitano come da richiesta allegata.
(Vedi richiesta candidatura, richiesta copie degli atti )
Il 22/10/2014 venivano svolte delle elezioni che portavano a nomina di capitano del Rione Nicola Spalanzino, in maniera del tutto irregolare il quale non aveva maturato i tre anni di anzianità prescritti dallo Statuto nella norma transitoria e di conseguenza andava applicato l’art. 5 del regolamento che prevede il commissariamento, anche alla luce di un ricorso presentato dal socio fondatore Renato Spina alla Pro Loco e all’Amministrazione Comunale.
(Vedi art. 5 del regolamento)
Io con calma e pazienza come prevede l’art. 11 comma 8
(Vedi art. 11 comma 8)
inoltrai regolare ricorso, come avete già letto, mentre intanto il presidente della Pro Loco sentendosi verbalmente con il nostro legale faceva a intendere forse era il caso di aspettare le elezioni politiche visto che intanto eravamo rappresentati politicamente da un commissario e noi con tanta pazienza e buona volontà, affinché il problema si risolvesse fra noi e non in un’aula di tribunale, si aspettava. Dopo le elezioni, a ridosso della manifestazione, ci fu chiesto sempre dalla Pro Loco di rimandare a settembre e sempre con il buon senso e attaccamento al Rione che ci ha sempre contraddistinti rimandammo a settembre.
E arriviamo al 20/10/2015 la prima riunione come prevedeva l’art.11 comma 9 dello Statuto.
(Vedi art. 11 comma 9)
La commissione formata dal Presidente della Pro Loco dal Sindaco e dagli ultimi tre capitani non coinvolti nella vicenda, decidono di richiedere documenti chiarificatori al Rione onde poter giustificare la loro posizione tali documenti a noi non sono mai stati fatti visionare forse non sono mai arrivati. La commissione, dopo tanto, invita le parti attraverso le persone di Cosimo Patisso da una parte e del capitano Nicola Spalanzino dall’altra. Alla riunione si presentarono Cosimo Patisso da una parte e circa 10 persone dall’altra. Nonostante la presenza di tante persone, che generava tanta confusione ed era poco costruttiva, chi scrive sottopose all’attenzione di tutti due proposte. La prima, poco percorribile, delle dimissioni del gruppo dirigente capeggiato da Spalanzino. La seconda per il riconoscimento di due consiglieri del nostro gruppo e in più il Rione doveva fare un manifesto per portare a conoscenza i contradaioli che non si votava più come prima, solo i residenti, ma facendosi una tessera. Manifesto che prima ancora delle presunte elezioni del capitano qualcuno avrebbe dovuto fare. E da lì si scatenò una accesa discussione – il Sindaco, il Presidente della Pro Loco, e gli ex capitani ne furono testimoni – allora con molto buon senso per evitare cose spiacevoli mi alzai e me ne andai.
Dopo, la commissione ha acquisito nuovi elementi di carattere forse penale e ha ritenuto di commissariare il rione. Subito attaccata da qualche politico, da qualcuno che è abituato a scrivere senza leggersi le carte, poi la commissione ha ritrattato perché il commissariamento come scritto nell’art. 5 del regolamento doveva essere proposto dalla commissione al consiglio comunale dove veniva eventualmente approvato. Ma questo andava fatto ad ottobre 2014 quando è stata violata la norma transitoria. Ora stiamo parlando di un ricorso da cui si evince non solo la violazione della norma transitoria ma elementi in più che la commissione doveva valutare e, come dice l’ultima frase del comma 9 dello Statuto, esaminare il ricorso e definirlo con giudizio inappellabile. Il giudizio poteva pertanto essere di conferma del capitano, di annullamento delle elezioni oppure di un commissariamento. Ma questo forse lo deciderà un giudice. Noi speriamo fortemente di non arrivare a tanto e lo dimostra il fatto che alle porte del cinquantesimo non abbiamo intrapreso nessuna azione legale confidando nel buon senso di qualcuno.
Un’altra goccia fra le tante che rifà traboccare il vaso sono i festeggiamenti del cinquantesimo. Un altro duro colpo per i pionieri del glorioso San Basilio. Il non essere stati invitati sia come capitani, come consiglieri ma soprattutto come atleti e un po’ tutti ne siamo rimasti delusi (vedi commenti su Facebook). Ma chi scrive, visto che nel 1996 gareggiando nella gara dello spareggio con degno avversario un atleta del Rione Giudea aggiudicandosi la gara facendo vincere il palio al Rione san Basilio l’ultimo della storia subì più degli altri lo smacco.
Io, che già quando ero il capitano del rione mi vestivo con gli atleti e mio malgrado gareggiavo; pure in occasione del cinquantesimo avrei sfilato per tutto il percorso
portando il Palio del 1996 e, posso ben dirlo, il “mio” Palio come quello di Massimo Spina e Giorgio Carbone, altri vincitori alla gara dello spareggio. Invece che fanno? Spendono 300 euro per pagare i porta-palii solo per l’uscita in piazza.
Una persona stimatissima, e che io personalmente stimo e rispetto moltissimo, ci invita a far passare l’edizione 2016 del Torneo prima di intraprendere un’azione legale ma comunque era anche nostra intenzione farlo perché noi siamo fortemente oritani, ma ancor più san basiliani. Come già precedentemente manifestato ci propone se può fissare un incontro tra le parti per cercare di riconciliarci.
Io accetto, all’incontro siamo io con Renato Spina, l’organizzatore con altre due persone dall’altra parte i signori Caramia Antonio e Mastrogiovanni Antonio (Fernando) il capitano assente. Vi posso solo dire che l’incontro per ciò che mi riguarda fu molto straziante e durò più di un’ora; io conclusi con la proposta di riconoscerci un consigliere più il manifesto con le istruzioni per il tesseramento. La loro proposta la stiamo ancora aspettando.
Colpo di scena, l’altro giorno mi vengono consegnati due inviti: uno come ex capitano, l’altro come ex atleta per il 7 agosto, data del San Basilio Day (prima rinviato, poi annullato). Vi ringrazio, ma una bandiera sbiadita come da qualcuno sono stato già definito in passato, può stonare in mezzo ai meravigliosi colori gialloneri, anche se come bandiera sbiadita sono riuscito a resistere a tanti venti e a tante tempeste e sono ancora intero.
Il vostro comportamento però è come i coccodrilli che prima mangiano i figli e poi piangono. E io per il bene del rione mi sono fatto mozzicare troppe volte, ma ora basta. E poi vi ricordate adesso degli ex capitani, consiglieri, atleti? Il signor Caramia perché non ci ha invitati il 27/01/2012 in occasione della formazione di
un atto costitutivo dato che per la prima volta, dopo 45 anni, veniva istituzionalizzato il rione San Basilio? Eppure molti di noi hanno costruito e sono la storia del Rione San Basilio.
(Vedi verbale d’assemblea del 27/01/2012)
E che dire ancora dei ragazzi del Paratorneo, mi riferisco agli atleti, senza nulla togliere agli organizzatori a cui va la nostra stima e riconoscenza. Perché prima li avete lasciati soli e poi mi è giunta voce che forse li premierete? Se fate questo, a parer mio li prendete in giro per la seconda volta, e le bandiere perché non le avete montate domenica scorsa proprio nel rione dove si svolgeva il Paratorneo? E non venite a dirmi che si scoloriscono perché basta toglierle subito dopo il torneo e non dopo 10 giorni, come per i festeggiamenti del cinquantennale.
Ci sarebbero da dire tante altre cose, ma va bene così. Io spero che il Sindaco, gli amministratori comunali e la Pro Loco si rendano conto effettivamente di come stanno le cose e si muovano per risolvere il problema fra noi, altrimenti ci vedremo costretti a muoverci diversamente. Sicuramente molti di voi mi conoscono e sanno quanto io e i miei amici collaboratori abbiamo dato e continuiamo a dare per il Rione Santo Basilio e per Oria.
Premesso che io non ho nessuna intenzione di candidarmi a capitano, fin d’ora prometto di collaborare con chi diventerà capitano democraticamente.
Largo e spazio ai giovani e ce ne sono tanti, anche lo stesso Nicola Spalanzino contro il quale io non ho niente, l’importante che si voti, e che si voti non a conduzione familiare e che i cittadini vengano informati sul tesseramento.
Sono a vostra disposizione con documenti alla mano per qualsiasi chiarimento. Ora dal profondo del nostro cuore un “in bocca al lupo” ai valorosi atleti del glorioso
Rione San Basilio. Forza ragazzi! Perché di gocce ne abbiamo sprecate già tante. Viva San Basilio!