Si riceve e pubblica:
Non solo Ilva, anzi. I dati più preoccupanti, meglio: terrificanti sulla criticità ambientale di Taranto, e non solo, arrivano da un altro stabilimento, nel capoluogo Ionico situato proprio a ridosso di Ilva. Stabilimento che, nuovi dati alla mano, si rappresenta come una delle raffinerie più grandi d’Italia. L’Agip di Taranto non avrà la stessa fama di Ilva, vero, né la stessa risonanza mediatica, certo, ma è davvero strano. Ed è, anche, davvero preoccupante. Nessuno, infatti, sembrerebbe essersi accorto delle esalazioni gassose che rendono l’aria irrespirabile in tutte le stagioni e in tutte le ore del giorno, con benzeni e gas fossili che superano 3,5 metri di altezza, combinandosi poi ai gas già presenti nell’aria. Il risultato è un cocktail esplosivo, dannosissimo per la salute umana. Non si tratta di un allarme solo locale, limitato all’area Ionica. Il fenomeno registrato a Taranto è presente in tantissime città Italiane. Gela, Augusta, Melfi, Marghera, Ravenna, Casale Monferrato. Ovvero, in quei centri dove insistono raffinerie. In quei centri dove c’è una incidenza tumorale sulla popolazione abnorme rispetto a quelle città che, viceversa, non sono state colpite dal fenomeno industriale/petrolifero. In quei centri dove sono tante le famiglie con malati, patologie, danni per la salute. La questione, già oggetto di un’interrogazione firmata dal sottoscritto e dal collega senatore di Ala Lucio Barani e già all’attenzione dei Ministri competenti, sarà al centro di una conferenza stampa ad hoc in programma per domani alle 16 in sala Nassirya al Senato, cui parteciperanno associazioni ed eminenti personalità scientifiche. Nel corso della conferenza, saranno presentati ai giornalisti dati e perizie, ma anche specifiche richieste al Governo in tema di tutela della salute, dell’ambiente, della persona e della vita. Al mio fianco, in qualità di relatori, l’avvocato Gianluca D’Assenzo (Codacons), l’ing. Gerardo Salsano (Centro ascolto del sidagio), la Pof.ssa Pinuccia Montanari e la Prof.ssa Maria Rosa Ronzoni, il Dott. Adelmo Foschini e il Dott. Carlo Gargiulo. Tutti massimi esperti, riconosciuti a livello internazionale, pronti a relazionare sulla gravità della situazione e portarla, una volta per tutte, all’attenzione dei mass media.
Sen. Pietro Iurlaro (ALA)
Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati