Il comitato civico “Ambiente e Territorio per Francavilla Fontana”, che vede impegnati numerosi cittadini, si è riunito in questi giorni per discutere del progetto di creazione di un campo da golf in agro francavillese e di tutte le possibili ricadute sul territorio, guardando soprattutto a quegli effetti che si potrebbero rivelare dannosi nel medio e lungo termine a fronte di un entusiasmo fin qui manifestato sui quotidiani locali, senza chiarirne ancora le motivate ragioni. Infatti, se si ritiene che un campo da golf in territorio francavillese possa essere un volano per il turismo e fonte di occupazione, ipotesi queste tutte da verificare, ancora nulla si è detto sulle possibili criticità legate ad un intervento che interessa una vasta porzione del territorio francavillese, pari a 112 ettari di macchia mediterranea e terreni agricoli.
Per questo il Comitato chiede una maggiore diffusione di tutte le informazioni riguardanti il progetto, perché l’Amministrazione fornisca con trasparenza ogni elemento utile alla sua valutazione, condividendo con la comunità l’eventuale pubblica utilità dell’intervento che non può essere camuffata dietro lo schermo della tutela dell’attività imprenditoriale e della promessa di posti di lavoro. Tra l’altro in questo modo si rischia di trascurare le possibili ricadute negative sul settore dell’agricoltura che oggi più che mai merita attenzione, tenuto conto inoltre di quanto esso sia strettamente correlato ad ambiente e salute che dovrebbero essere tutelati prima di ogni cosa. Nel merito, ci chiediamo se siano state attentamente valutate le problematiche relative all’approvvigionamento idrico di cui un eventuale campo da golf necessiterebbe e che, pur sorgendo su terreni di privati, dovrebbe attingere da risorse idriche ovviamente pubbliche, già di per sé scarse nel nostro territorio. Basti pensare che ogni 24 ore un percorso di tipo medio, a 18 buche, si “beve” la stessa quantità d’acqua consumata da un paese da 8.000-9.000 persone – stime dell’ Associazione Europea del Golf -, confermate anche da uno studio della Regione Puglia.
Da considerare, inoltre, gli ulteriori danni su un possibile sviluppo dell’agricoltura locale: la presenza di campi da golf e quindi di un consistente utilizzo di pesticidi e fertilizzanti (impiegati per la manutenzione dei manti erbosi) può compromettere anche i suoli circostanti (le sostanze chimiche per lisciviazione si spostano allargando il loro raggio di azione compromettendo la salubrità di terreni). Sotto il profilo politico, pertanto, il Comitato evidenzia, come sarebbe auspicabile, che l’Amministrazione comunale espliciti le ragioni e gli obiettivi che si intendono perseguire con l’insediamento di una simile attività produttiva.
Quali sarebbero le finalità di pubblico interesse perseguite con la nascita di un campo da golf e strutture annesse? Qual è l’indirizzo politico espresso dall’attuale Amministrazione Comunale sull’intera vicenda? Ad oggi non risulta sia stato esplicitato formalmente alcun interesse pubblico da parte del Sindaco né dalla Giunta Municipale. Eppure è stata convocata una conferenza di servizi e non ci è dato sapere quali siano stati i criteri che hanno supportato gli uffici nelle valutazioni di opportunità inerenti l’iniziativa.
Valutazioni la cui discrezionalità appare più di natura politica che di gestione amministrativa. Infine, si chiede un chiarimento circa l’incidenza che tale progetto e le connesse varianti urbanistiche possano determinare sul percorso di approvazione del nuovo strumento urbanistico, il P.U.G., che avrebbe già dovuto vedere la luce da mesi e che è stato uno dei cavalli di battaglia della coalizione guidata dal Sindaco Bruno.
Il Comitato Ambiente e Territorio per Francavilla Fontana