Il segretario generale Uilm per la provincia di Varese, Francesco Nicolia, ha scritto una lettera di ringraziamento al suo omologo per la provincia di Brindisi, Alfio Zaurito, per evidenziare il contributo dei dipendenti Tecnomessapia distaccati presso lo stabilimento Leonardo-Finmeccanica Divisione Elicotteri di Vergiate (Va) e per ringraziarli: sono stati veri protagonisti in tutti gli scioperi riguardo la vertenza sul Contratto nazionale del settore metalmeccanico e in particolare in quello di quattro ore indetto ieri (7 luglio 2016). Il fatto che abbiano incrociato le braccia anche gli esterni brindisini è stato di fondamentale importanza per il sindacato perché si è potuta fermare la produzione e dare quindi maggior peso all’iniziativa.
“Voglio evidenziare – ha scritto, tra le altre cose, Nicolia – che in un momento d’incertezza come quello che i colleghi delle ditte esterne stanno vivendo a causa delle politiche del Sig. Moretti, quanto fatto da questi lavoratori va portato ad esempio per tutti quelli che snobbano quanto stiamo facendo ma che sicuramente non snobberanno, come sempre hanno fatto, gli aumenti che conquisteremo”.
Al segretario provinciale Uilm di Varese risponde il rappresentante sindacale unitario in distacco a Vergiate, Damiano De Michele, originario di Oria, il quale apprezza i complimenti del collega, ringrazia a sua volta il suo referente Zaurito, e precisa: «Il nostro spirito di fratellanza nei confronti dei colleghi “interni” e il nostro supporto alle loro giuste cause sono ormai noti da tempo e non verranno mai meno: quando si combatte una battaglia per la conquista o il mantenimento di sacrosanti diritti, e non certo privilegi, essere compatti è fondamentale. Ci auguriamo – aggiunge – che lo stesso avvenga a parti invertite, quando cioè saremo noi ad aver necessità del più ampio sostegno possibile, noi che pur lavorando da anni con contratti a tempo indeterminato ed essendo operai altamente specializzati, siamo comunque sempre a rischio: se calano le commesse, ce ne andiamo a casa senza alcuna certezza per il futuro, in attesa di una nuova chiamata».
«Siamo orgogliosi di far parte di questa grande unica famiglia – conclude De Michele – le cui distinzioni contrattuali esistono, in fondo, soltanto sulla carta e di batterci in difesa anche del nostro lavoro, perciò ci auguriamo che in qualche modo di poter un giorno contare sullo stesso sostegno da noi garantito in questa e in altre occasioni così da trovarci noi nelle condizioni di dover ringraziare i nostri fraterni colleghi alle dirette dipendenze dell’azienda madre».