Che il problema esistesse e fosse serio, era risaputo. Che un bel giorno, cioè oggi, gli automobilisti si sarebbero ritrovati nell’impossibilità di percorrere alcune strade, era meno scontato e immaginabile. I rifiuti abbandonati nelle campagne stanno assumendo a Oria – anche se non solo a Oria, come qualcuno fa notare – le proporzioni di un’emergenza: da una parte e soprattutto gli incivili, dall’altra i problemi di un servizio che – è un fatto – lascia un po’ a desiderare o, perlomeno, non è sufficientemente efficace.
Le foto a corredo di questo articolo mostrano la situazione di contrada San Lorenzo, proprio alle spalle della stazione ferroviaria, e di contrada Salinelle, lungo la parallela della strada che conduce al Santuario di San Cosimo alla Macchia, location prediletta – tra le altre cose – di numerosi podisti e amanti delle passeggiate all’aria aperta. Sgambate che però negli ultimi tempi sono sempre più caratterizzate dal tanfo emanato dalle discariche disseminate per tutto l’agro della città federiciana.
Nei giorni scorsi, il sindaco Cosimo Ferretti ha emanato un’ordinanza urgente e ha fatto ripulire diversi punti, ma le cose sono tornate com’erano a distanza di pochissime ore. Nel frattempo, la polizia municipale, guidata dal comandante Antonio Morelli, è impegnata a infliggere sanzioni ai cittadini responsabili di questi scempi ambientali, sebbene i ricorsi siano dietro l’angolo.
Sta di fatto che, in particolar modo da quando l’anno passato sono ricomparsi i cassonetti fuori dal centro abitato, la situazione sembra essere del tutto precipitata e scorci un tempo bellissimi – tra ulivi, vitigni e natura incontaminata – adesso hanno assunto tutt’altri connotati. Quelle di bombe ecologiche pronte a esplodere o già esplose (randagi, ratti, insetti la fanno da padroni), fino al paradosso di costituire sorta di trincee nel bel mezzo della carreggiata.
