La trovata avrebbe voluto essere sicuramente soltanto goliardica, meglio: celebrativa del giorno più importante della vita, quello del matrimonio. Si è però ben presto trasformata in un caso, anche politico. Una coppia di novelli sposi – a loro i più sinceri auguri – stamattina ha tappezzato di foto-bandiere – simili a quelle del Corteo-Torneo dei Rioni, e sugli stessi supporti, ma con l’immagine del neo marito e della neo moglie – l’intero centro abitato di Oria dove, si sa, con le rievocazioni medievali non si scherza.
L’intera giornata, sui social e per strada, è stata caratterizzata da dibattiti che hanno partorito opinioni divergenti su questa iniziativa: a qualcuno non ha dato alcun fastidio, ad altri un po’ sì; c’è chi l’ha trovata pacchiana, chi originale e geniale. Altri ancora, come i 5 Stelle ma non solo loro, si sono concentrati sulla legittimità della stessa e hanno, infatti, scritto una PEC al sindaco Cosimo Ferretti, al suo vice Egidio Conte, al segretario generale Rosario Cuzzolini e al prefetto di Brindisi Annunziato Vardè per chiedere se fosse tutto in regola, se cioè i nubendi o chi per loro avessero chiesto le dovute autorizzazioni e se per caso, nel frattempo, fosse intervenuta qualche modifica nel regolamento per le sponsorizzazioni.
I tempi della burocrazia, specie nei giorni festivi, sono un po’ lunghi e, dunque, noi dello Strillone abbiamo deciso di tagliare la testa al toro e, anziché scomodare le autorità sopra menzionate, ci siamo rivolti direttamente a chi si occupa direttamente di queste tematiche: il comandante della polizia locale di Oria, capitano Antonio Morelli.
Questi non solo era a conoscenza della faccenda, ma si è persino meravigliato che fosse sorto qualche dubbio: «Nostro personale ha già provveduto a fotografare quelle “affissioni” abusive e, dopo aver identificato i trasgressori, sarà ovviamente elevato nei loro confronti un verbale di contravvenzione: quel tipo di pubblicità non è neppure prevista in quanto essa è possibile, unicamente e previa autorizzazione, nelle plance a ciò dedicate. Non è possibile – aggiunge – che chicchessia si alzi al mattino e decida di fare un po’ come gli pare: la legalità prima di tutto». Caso chiuso?