L’accusa nei suoi confronti è la stessa della volta precedente: coltivazione di sostanze stupefacenti. Il 37enne Domenico Lodedo è stato sorpreso dagli uomini della guardia di finanza di Francavilla, che si erano appostati nelle vicinanze, proprio quando ieri sera (sabato 18 giugno) intorno alle 19,30 era appena entrato in un terreno agricolo (con casa abbandonata) subito dopo aver aperto con una chiave il lucchetto del cancello e aver preso da un deposito alcune piante sospette. Ed effettivamente si trattava di cannabis. A quel punto, in finanzieri hanno prima identificato Lodedo, poi deciso di procedere con la perquisizione del posto. Un’operazione durante la quale sono stati trovati 23 vasetti con all’interno altrettante piantine di marijuana, 30 altre piante di marijuana già essiccata (circa 150 grammi) e poi ancora fertilizzanti e altro materiale utile per la coltivazione. Dietro disposizione del pubblico ministero Giuseppe De Nozza, quindi, Lodedo è stato trasferito nel carcere di Brindisi. Della sua difesa, oggi come ieri, giacché il 37enne dovrà rispondere anche di una recidiva specifica e infraquinquennale, si occupa l’avvocato Luigi Galiano del foro di Brindisi, che già l’aveva difeso a fine settembre 2014 quando i carabinieri, in un fondo di sua proprietà lungo la strada per Brindisi, avevano scoperto una maxi-coltivazione sempre di marijuana. Per quella vicenda Lodedo aveva patteggiato tre anni con pena sospesa, ma ora gli toccherà rispondere nelle aule di giustizia anche per i fatti di ieri sera.
