Il Tar di Lecce ha annullato il regolamento di disciplina dell’imposta unica comunale (IUC) e la determinazione della tariffe della tassa sui rifiuti (TARI) per l’anno 2015, approvati con due deliberazioni del 19 agosto 2015 dal Consiglio Comunale di Francavilla Fontana.
L’epilogo della questione era abbastanza scontato, posto che risultava incontrovertibile il mancato rispetto dei termini entro cui deliberare.
Tuttavia l’ovvio esito della vicenda non può non aprire una riflessione profonda sul senso di responsabilità e sulla capacità di muovere un’azione amministrativa efficace da parte del governo di città.
I provvedimenti impugnati e successivamente annullati dal TAR andavano certamente ritirati in autotutela in omaggio al principio di correttezza e di trasparenza nei confronti delle istituzioni e dei cittadini contribuenti. Ciò non accadeva e così ci troviamo di fronte ad un bilancio che è provo di veridicità sotto il profilo amministrativo e politico.
Ciò determina a tutta forza delle ripercussioni che non sono calcolabili unicamente sulla base di quanto si dovrà restituire ai cittadini che hanno pagato una tassa determinata da tariffe illegittime, dal momento che vi sono ulteriori pregiudizi per la nostra comunità rinvenienti dalla impossibilità di porre in essere interventi e di centrare obiettivi, non potendo contare su delle risorse preventivate, previste e, in larga parte, incassate.
Una volta tanto si auspica che del danno rispondano il dirigente sotto il profilo burocratico e coloro che hanno avuto responsabilità politiche sul punto. Errori macroscopici, uniti a comportamenti superficiali e negligenti non possono gravare sulle spalle dei poveri, ma non tonti, cittadini francavillesi.
Michele Iaia Coordinatore cittadino Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale Francavilla Fontana
