Il Tribunale amministrativo regionale di Lecce ha annullato le delibere del Consiglio comunale di Francavilla Fontana numero 32 e 33 del 19 agosto 2015 con le quali era stato adottato in ritardo il regolamento di disciplina dell’Imposta unica comunale (Iuc) ed erano state fissate ritardo le tariffe della Tassa sui rifiuti (Tari) in relazione allo scorso anno. Il Tar ha dato ragione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il quale il termine del 30 luglio 2015 era da intendersi perentorio. Cioè, assolutamente da rispettare. Tesi, questa, con la quale hanno concordato i giudici amministrativi, che hanno accolto in toto il ricorso del Ministero, assistito dall’avvocatura dello Stato, e riconosciuto il torto del Comune. La fondatezza del ricorso in merito alla perentorietà del termine ultimo per approvare il bilancio di previsione era confermata – si legge nella sentenza depositata ieri – anche dal fatto che la possibilità di adottare delibere di quel genere era stato anche oggetto di un emendamento alla Finanziaria, emendamento poi però bocciato in Parlamento. Il collegio giudicante, formato da Eleonora Di Santo (presidente), Calro Dibello (consigliere), Claudia Lattanzi (primo referendario, estensore) ha dunque tolto efficacia alle delibere di Consiglio comunale numero 32 e 33 del 2015, compensato le spese e, di fatto, passato la patata bollente al Comune.
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