In questa storia la politica non c’entra, sta solo sullo sfondo. Non c’entrano neppure le simpatie o le antipatie, manifeste o velate, per questo o quel candidato. C’entrano le opinioni, che in un Paese civile, qual è in massima parte l’Italia, e in una città civile, qual è in massima parte Brindisi, dovrebbero essere sacrosante e straprotette. Un candidato al Consiglio comunale non può e non deve permettersi di minacciare un giornalista o un qualsiasi cittadino che la pensi diversamente da lui. Eppure è accaduto. È accaduto che Massimo Brento, sostenitore secondario di Nando Marino, gliel’abbia giurata a Gianmarco Dinapoli, collega con 30 anni di esperienza sulle spalle e direttore di Senza Colonne News. L’Assostampa di Puglia, messa al corrente dei fatti così come Ordine e soprattutto forze dell’ordine e Procura, ha preso posizione e ha stigmatizzato oltre che condannato il gesto:
«L’Assostampa di Puglia esprime sconcerto e preoccupazione per il pesante clima intimidatorio, corredato di esplicite minacce ai danni dei cronisti di Brindisi, con l’avvicinarsi del ballottaggio per le amministrative 2016. L’ultimo episodio, particolarmente grave, riguarda il collega Gianmarco Di Napoli, direttore del quotidiano on line “Senza Colonne”, per la pubblicazione di un articolo riguardante il candidato sindaco Nando Marino e il legittimo appello lanciato dal giornale a rendere pubbliche eventuali sue pendenze penali. In tutta risposta, uno dei candidati nelle liste del centrosinistra a sostegno di Marino, tale Massimo Brento, ha pensato bene di definire sul suo profilo facebook “giornalastro di merda” il direttore del quotidiano, scrivendo che “la città è così piccola ca sangu di ktm, prima o poi ti incontrerò e quello sarà il più bel giorno dalla mia vita.
Augurandoci che la magistratura, investita del caso dal collega, faccia luce nel più breve tempo possibile sull’episodio, riteniamo particolarmente grave – dice il presidente dell’Assostampa Bepi Martellotta – che chi si candida al ruolo di amministratore pubblico concepisca così i rapporti con la stampa locale, ottenendo finanche sostegni alle diffamazioni pubbliche e alle esplicite minacce rivolte sui social network a danno dei colleghi impegnati a tutelare il diritto di cronaca e il diritto all’informazione nella città.
Il sindacato dei giornalisti pugliesi lancia, per questo, un appello a tutte le istituzioni, a cominciare dalla Procura e dalla Prefettura di Brindisi ma anche dalla Regione, perché vigilino sul corretto svolgimento della campagna elettorale a Brindisi e chiede altresì al candidato sindaco e a tutte le forze politiche del centrosinistra che lo stanno sostenendo di prendere le distanze dal gravissimo episodio».