Il luogotenente Borrello premiato “comandante di stazione” dell’anno: unico in tutta la Puglia

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Il luogotenente Roberto Borrello in uno scatto gentilmente concesso da www.oria.online
Il luogotenente Roberto Borrello in uno scatto gentilmente concesso da www.oria.online

C’è chi di quella divisa sceglie d’indossare gli onori. Chi, invece, anche e soprattutto gli oneri. Chi ne sceglie e accetta entrambi. C’è chi opta per un profilo alto e chi ne mantiene uno basso. Chi sa calarsi nell’una e nell’altra parte.
Il luogotenente Roberto Borrello, comandante della stazione carabinieri di Oria, ha ricevuto l’ennesimo (sì, perché non era mica la prima volta, e peraltro in posti diversi) premio “Comandante Stazione” riferito al 2015.

Ieri, i suoi colleghi festeggiavano la ricorrenza dei 202 anni dell’Arma a Brindisi, mentre Borrello – originario della provincia di Lecce, ma ormai saldamente trapiantato nel Brindisino – era a Napoli, presso il comando interregionale della Benemerita. Non una cosa da tutti.

Con sé si è portato la famiglia ma, idealmente, anche tutta la sua squadra, che nella realtà è rimasta a lavorare in quel di Oria. Un posto che tra micro (i furti d’auto e in appartamento, ma non solo questi, sono all’ordine del giorno) e macro-criminalità non è mica, anzi niente affatto, tranquillo.

E, anziché gloriarsi e godersela da solo, ha citato e ringraziato tutti coloro i quali – a Oria e, prima, a Erchie – gli hanno consentito di raggiungere quei risultati che poi puntualmente gli vengono riconosciuti.

Una squadra piuttosto nutrita rispetto alla media (a Oria non mancano i marescialli e neanche gli altri uomini, per un totale di 18 elementi) ma nella quale non figurano “campioni”.

E, allora, ecco che il paragone calcistico col Leicester di Claudio Ranieri viene spontaneo: come fa un team, per quanto affiatato ma senza campioni, a vincere o, almeno, a non perdere? Semplice (si fa per dire): con disciplina, impegno e abnegazione quotidiani, nonostante tutte le difficoltà che presenta il territorio e chi, tra omertà e cattive abitudini, di quel territorio è a suo modo, nel bene e principalmente nel male, protagonista.

13269253_10206642000637183_5063054486228427789_nMa forse la cosa più bella è che la gente di questo omaccione dallo sguardo buono e con sempre una parola di conforto per tutti – nonostante la vita gli abbia riservato non poche asperità, dolori e cattiverie – ma all’occorrenza inflessibile e severo, si fida. Si fida della sua calma serafica ma, allo stesso tempo, della sua risolutezza e, in fondo, un po’ teme di farlo innervosire, cosa sconsigliabile per chiunque.

Dunque, a parte i freddi numeri e le operazioni brillanti, ecco che sussistono tutti i motivi per cui questo alto – non solo per la mole – sottufficiale è stato anche quest’anno l’unico in tutta la Puglia, dal Gargano al “suo” basso Salento, a potersi fregiare di un simile riconoscimento: “Comandante Stazione 2015”.

Un attestato di stima ad personam da parte dei vertici del Corpo che Borrello, da par suo, da leader carismatico e silenzioso, ha inteso estendere subito all’intero staff, perché senza la disponibilità dei suoi collaboratori nulla potrebbe essere, niente sarebbe stato.

Chapeau e ad maiora, comandante!

e.z.

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