Un ordigno inesploso, risalente con ogni probabilità al periodo della Seconda guerra mondiale, è stato ritrovato casualmente tra le campagne di Oria, più precisamente in contrada “Portaccio”, lungo la direttrice Latiano. A fare la scoperta, i proprietari del fondo agricolo che erano impegnati in alcune ordinari lavori di aratura dei campi. Uno di loro a un certo punto si è accorto della presenza anomala di un oggetto metallico che è poi risultato essere nientemeno che una bomba a mano cosiddette “ananas” (in Inglese “pineapple”) di fabbricazione statunitense (in dotazione allo US Army e all’US Marine Corps).
In prima battuta, l’agricoltore l’ha presa tra le mani, poi – quando si è reso conto che era ancora inserita la sicura e dunque inalterato il potenziale esplosivo – con molta delicatezza, mista a comprensibile preoccupazione, l’ha posata ai piedi di un albero d’ulivo. La cauta mossa successiva è stata quella di contattare i carabinieri della locale stazione che, coordinati dal luogotenente Roberto Borrello, sono giunti sul posto e hanno transennato l’area per ragioni di sicurezza.
I militari hanno poi chiamato gli artificieri in forza all’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, i quali si sono quindi occupati di far brillare e rendere definitivamente inoffensiva la granata. Ritrovamenti di questo tipo non sono infrequenti, a testimonianza del fatto che nel corso del secondo, tragico evento bellico mondiale anche l’agro del Brindisino era disseminato di rifugi e trincee delle forze alleate.