Lo scorso 18 novembre i carabinieri avevano trovato armi e munizioni in casa di un 56enne a Torchiarolo, di stamattina all’alba l’arresto del 29enne Paolo Gaudadiello (che era già in carcere), originario di Lecce ma residente a Torchiarolo, e del 26enne Marco Maggio, residente a Trepuzzi, ritenuti contigui alla Sacra corona unita. Sarebbero stati incastrati dalle numerose impronte digitali impresse proprio sull’arsenale ritrovato e sequestrato, impronte riconducibili principalmente a Maggio.
Nei loro confronti i militari dell’Arma hanno dunque eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi Maurizio Saso su richiesta del Pm Antonio Costantini. Le indagini sono partite appunto dal rinvenimento dell’arsenale e dall’esplosione, pochi giorni dopo, di una bomba carta nelle vicinanze dell’auto di un carabinieri in servizio presso la stazione di Torchiarolo. L’ex artigiano 56enne che custodiva l’arsenale (Nicola Del Vecchio) ha già patteggiato quattro anni di reclusione.
Ora resta da capire se quella bomba carta fosse in qualche modo collegata o consequenziale al sequestro di armi e munizioni, da dove queste ultime provengano e se siano state utilizzate per mettere a segno qualche colpo.