Una delegazione parlamentare italiana è stata di fatto messa al bando dall’Ucraina di ritorno da una missione in Russia, più precisamente in Crimea, conclusasi proprio stamane. Tra i rappresentanti istituzionali, inseriti in una black list da un organo d’informazione (“Mirotvorez”) prossimo al governo di Kiev, figura anche il deputato pugliese di CoR – Conservatori e Riformisti Nicola Ciracì. Quest’ultimo e i suoi colleghi senatori Bartolomeo Pepe, Ivana Simeoni (Misto) e Paola De Pin (Alternativa per l’Italia) spiegheranno cos’è accaduto nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani a Montecitorio. In particolare, i connazionali sono accusati di aver attraversato illegalmente i confini dell’Ucraina per sostenere, e dopo aver sostenuto, le politiche del presidente russo Vladimir Putin e dunque sono ora considerati nemici della nazione e annoverati tra i terroristi filorussi, separatisti, mercenari, criminali di guerra e assassini. Ciò, ovviamente, secondo il Ministero dell’Interno ucraino. I contorni sono insomma quelli di un incidente diplomatico e i diretti interessati, giunti sani e salvi nel loro Paese, chiederanno una forte presa di posizione da parte dello Stato italiano.