Virtus Francavilla costretta a giocare fuori casa le prime partite in Lega Pro

La Virtus Francavilla Calcio disputerà fuori casa le prime partite casalinghe del suo primo campionato di Lega Pro. Questo è emerso oggi, a malincuore, a seguito del sopralluogo presso lo stadio “Giovanni Paolo II” da parte dell’amministrazione comunale, della società e dei vertici del commissario della Lega Pro Brizio Campanelli. Per i vari interventi obbligatori saranno necessari 650mila euro. Qui di seguito, la versione integrale di un comunicato diramato in nome e per conto dell’attuale amministrazione comunale:
“Si è svolto questa mattina alla presenza, tra gli altri, del presidente Antonio Magrì, del sindaco Maurizio Bruno, dell’assessore allo sport Nicola Cavallo e del presidente della commissione Lavori pubblici Giovanni Capuano, il sopralluogo del commissario della Federcalcio Brizio Campanelli presso lo stadio comunale “Giovanni Paolo II”, all’indomani della promozione della Virtus Francavilla in Lega Pro. Nel corso della visita il commissario Campanelli ha indicato gli interventi da realizzare nei prossimi mesi all’interno dell’impianto sportivo. Interventi obbligatori per legge, senza i quali non sarebbe possibile disputare il campionato nello stadio cittadino.

La road map tracciata dal commissario prevede alcuni interventi da concludere entro il calcio d’inizio della nuova stagione; altri, quelli più imponenti, potranno invece essere eseguiti successivamente, a campionato in corso. Tra i primi rientrano la realizzazione di un laboratorio per gli esami antidoping, di un impianto di videosorveglianza e di un sistema di numerazione degli spalti. Tra i secondi invece, ricadono l’esecuzione dei lavori per il nuovo impianto di illuminazione, i nuovi spalti e il manto erboso. Opere che nel complesso richiederanno un notevole investimento, per coprire il quale l’Amministrazione stanzierà 650mila euro. “Stiamo valutando con i dirigenti comunali e col presidente Magrì – spiega il sindaco – la migliore soluzione possibile. Purtroppo la realizzazione di questi lavori richiede dei tempi tecnici che non possono essere violati o aggirati, dal momento che le risorse messe in campo sono pubbliche e non private. Bisognerà quindi bandire le gare d’appalto, la cui predisposizione ed esecuzione comporterà un’attesa di almeno due o tre mesi, salvo ricorsi. Quindi, prima di settembre, sarà impossibile partire con gli interventi relativi all’illuminazione, il manto erboso e il potenziamento dei posti a sedere. Questo significa, e mi duole dirlo da tifoso e cittadino, che per i primi mesi del campionato tutte le partite, anche quelle casalinghe, saremo costretti a effettuarle in altri stadi. Da parte nostra ci metteremo tutto l’impegno possibile perché questo inevitabile passaggio duri il meno possibile, ma le cose purtroppo stanno così quando si ha a che fare con risorse pubbliche e non private. Nei prossimi giorni incontreremo ancora la dirigenza della società per individuare il miglior cammino possibile per tutti: amministrazione, squadra, tifosi e città”.

 

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