Rapporti di buon vicinato? Macché. Il pubblico ministero Valeria Farina Valaori, della Procura di Brindisi, ha chiesto e ottenuto dal Gup Maurizio Saso il rinvio a giudizio per una 45enne di Francavilla Fontana (P.T. le sue iniziali), la quale avrebbe reso un inferno la vita della sua vicina di casa L.C. di 62 anni, gettandole addirittura secchiate d’acqua addosso, insultandola e minacciandola. Così, la presunta vittima, assistita dall’avvocato Domenico Attanasi, si è decisa lo scorso anno a sporgere denuncia-querela, lamentando una sorta di “stalking condominiale”. Gli atti persecutori si consumerebbero da tempo all’interno di una palazzina del quartiere San Lorenzo, nella Città degli Imperiali.
Stando a quanto riferito dall’autrice della denuncia, l’altra – difesa dall’avvocato Michele Fino – sarebbe giunta persino a prometterle “non ti darò pace”, “me la pagherai”. E ancora: “Sei una str….”, “Sei una pazza”. E poi ne avrebbe in più occasioni atteso il ritorno a casa per dopo affacciarsi dal balcone e gettarle contro secchiate d’acqua o, al limite, la polvere di scope e tappeti.
Una serie di comportamenti che, secondo l’avvocato Attanasi, avrebbero cagionato alla vittima delle molestie “un perdurante e grave stato d’ansia e di paura”, fino a un “concreto timore per l’incolumità propria e dei famigliari”, tanto da “alterarne le abitudini di vita”. In due parole: stalking condominiale.