Nel 2013 erano stati citati a giudizio con l’accusa di truffa in concorso: a seguito della denuncia da parte di Vodafone N.V., secondo l’accusa, sostenuta dal Pm Marco D’Agostino, commisero un truffa continuata in concorso tra loro. Gli imputati del cosiddetto processo “Airo 2”, scaturito dall’operazione “Airo” (anagramma di Oria) condotta all’epoca dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana, sono stati oggi tutti assolti, per un errore di procedura, dal giudice onorario del Tribunale di Brindisi Monica Pizza, che ha pronunciato sentenza di non doversi procedere poiché l’azione penale non poteva essere esercitata per difetto di querela.
Ne escono pulite, quindi, dieci persone, per la maggior parte di Oria: Francesco Palmisano (37 anni, difeso dall’avvocato Giuseppe Pomarico), Claudio Carbone (45 anni, difeso da Pomarico), Mauro Durante (55 anni, difeso da Roberto Palmisano), Pietro Fragnelli (34 anni, difeso da Pomarico), Alessandro Pipino (28enne di Oria, ma residente a Spinea in provincia di Venezia), Cosimo Damiano De Stradis (27enne di Manduria difeso da Pomarico), Pietro Elia (66 anni di Ceglie Messapica difeso da Aldo Gianfreda), Piero Fasano (47 anni i Surbo in provincia di Lecce difeso da Giorgio Greco), Vincenzo Santochirico (36 anni di Policoro residente a San Mauro Forte in provincia di Matera).
In particolare – era questo il castello accusatorio – i dieci si erano prodigati nel 2009 sottraendo documenti ad altre persone per poi stipulare fittizi contratti aziendali con l’attivazione di schede e il noleggio di smartphone (iPhone, Blackberry, Nokia, Samsung, ecc.) e personal computer. Il magistrato si è riservato 45 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza.