Confermati i timori delle opposizioni: quest’anno i francavillesi pagheranno di fatto due volte la tassa sui rifiuti: oltre alle tre rate relative a quella del 2015, corrisposte fino allo scorso 16 aprile, eccone all’orizzonte – anzi: dietro l’angolo – altre tre per il tributo 2016 e poi, entro i primi giorni del 2017, la quarta e ultima. Del 16 luglio, 16 settembre, 16 novembre 2016 e 16 gennaio 2017 le date precise.
Lo si è deciso, tra le altre cose, stamane in commissione Bilancio, durante la quale si è discusso appunto dei documenti economico-finanziari prima che i prossimi 28 e 29 aprile essi siano portati in Consiglio comunale. Hanno votato a favore anche del provvedimento Tari il presidente Raffaele Pappadà (Pd) e i consiglieri Serafina Latartara (Pd), Dario Mancino (Ap), Antonio Camarda (Ncs), contrari Emanuele Modugno (Prc), Luigi Fanizza (Sel) e Antonio Andrisano (Fi, che però è andato via dopo un po’).
La Tari, che non ha subito aumenti rispetto allo scorso anno, si preannuncia particolarmente indigesta per i 12 mesi in corso, così come conferma il capogruppo di Rifondazione comunista Modugno: «Dov’era quindi il terrorismo psicologico della minoranza quando già diversi giorni addietro avevamo denunciato questo salasso? Dov’era la nostra demagogia? O ce n’era da pare di altri?», si chiede ironico.
Contrariato anche il capogruppo di Forza Italia Mimmo Bungaro: «Necessità di cassa che vengono come al solito scaricate sui cittadini – dice – ma soprattutto prese in giro che questa città, ormai quasi al collasso, certamente non merita da parte di un’amministrazione caratterizzata più dagli slogan che dai fatti».
Dal canto dell’amministrazione, invece, si punta principalmente sull’aver mantenuto inalterata la tariffa: un aumento miserrimo dello 0,04 per cento e in più la rateizzazione anziché un’unica soluzione ad agosto o, peggio, a gennaio 2017.
In ogni caso, se ne tornerà a parlare tra una manciata di giorni nelle assise. E anche su questo si preannuncia un fuoco incrociato tra sostenitori e oppositori dell’amministrazione Bruno.