Così il consigliere Angelo di Noi ha risposto alla nota con cui il segretario e capogruppo del Pd di Francavilla Fontana gli ha comunicato l’espulsione dal gruppo consiliare democratico:
Con nota del 7 aprile scorso, notificata in data 10, Lei comunica l’espulsione dello scrivente dal PD per decisione unanime del gruppo consiliare.
E’ appena il caso di farle notare che l’espulsione da un partito non è decretata dal relativo gruppo consiliare ma dal collegio dei Probiviri. Collegio di fronte al quale, sempre a norma di statuto, lo scrivente avrebbe dovuto presentare le controdeduzioni attivando il relativo procedimento.
Come vede lo scrivente ha fatto bene a non assumere comportamenti subordinati perché avrebbe offeso anche la propria intelligenza considerata la confusione che anima la vita del gruppo e del partito che lei dirige.
Certamente il comportamento dello scrivente non è disciplinato rispetto alla vostra logica, non è disciplinato rispetto al vostro modo di concepire la disciplina. Ultimo esempio è stata la convocazione della seduta del Consiglio comunale effettuata in modo difforme dal regolamento. Malgrado la evidente difformità avete preferito farvi rimproverare dall’opposizione che ha legittimamente eccepito.
Ed ancora la omessa discussione in seno al partito ed alla relativa commissione dei tanti e delicati argomenti posti in quell’ordine del giorno; se per disciplina lei intende accettazione supina delle decisioni assunte da qualcuno allora, sì, lo scrivente è indisciplinato.
Le sue affermazioni richiamano il modello dei paesi totalitari dove il capo del governo coincide con il capo del partito di maggioranza. In terra di Brindisi è proprio così. Ed allora capirà che il provvedimento di espulsione non solo giunge aspettato ma anche liberatorio.
D’altronde il comportamento dello scrivente da tempo era in disaccordo con le decisioni di pochi sulla testa di molti, ed il provvedimento giunge a punizione di chi, nel rispetto di linee comuni, comunque, non può rinunciare alla propria dignità ed intelligenza.
E quand’anche lo scrivente avesse assunto comportamenti irriguardosi, invece di tentare un recupero ed avviare un’azione di convincimento, è stata messa in atto una campagna di delegittimazione e messa al bando sempre sulle orme di gestioni totalitarie di cui innanzi.
Eppure lo scrivente in altri ambiti e più diffusi è considerato una risorsa, mentre per il gruppo consiliare del Pd di Francavilla un fastidio.
La unanimità di pensiero si raggiunge con il ragionamento ed il convincimento e non certo con l’imposizione. Se per voi il dissenso, peraltro motivato, rappresenta colpa sino all’esclusione e all’espulsione, allora è giusto che le nostre strade si dividano.
Il consigliere Di Noi continuerà in piena autonomia a servire e tutelare il popolo che lo ha eletto e comunque non farà mancare proposte ed idee per le migliori sorti della nostra Città.
Angelo di Noi, consigliere comunale di Francavilla Fontana