Né truffa né falso, archiviate le posizioni di ex sindaco e capo dell’Ufficio tecnico

avvocato tribunale toga

Si cavano d’impiccio – e che impiccio – l’ex sindaco Vincenzo della Corte, l’ex dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Francavilla Fontana Giuseppe di Geronimo, e due tecnici esterni, Cosimo Mai e soprattutto Cosimo Delli Santi, le cui posizioni sono state definitivamente archiviate dal Gip del Tribunale di Brindisi Tea Verderosa nell’ambito di un procedimento penale che li vedeva indagati, a vario titolo, per truffa e falso ideologico. A denunciarli-querelarli in blocco era stato il titolare di un’impresa a capo dell’Ati che, nientemeno a seguito di una gara bandita nel maggio 1997, si era aggiudicata i lavori per la realizzazione di otto nuove aule nel plesso scolastico dell’allora secondo circolo didattico che sorge tra viale Lilla, via Montessori e via Raggio. Quei locali scolastici furono negli anni effettivamente costruiti, anche per soddisfare la richiesta d’iscrizioni allora crescente, ma le grane giudiziarie giunsero molto tempo dopo. Più precisamente, nel 2013, cioè quando appunto il titolare di quell’impresa decise contestare la stesura e il deposito presso il Genio civile di Brindisi di una relazione geotecnica di cui – a suo dire – non era mai stato a conoscenza e, tanto meno, committente. Sta di fatto che quella relazione, necessaria ai fini della stessa esecuzione dell’opera, era stata redatta e depositata. Secondo l’imprenditore, da parte del progettista o di qualcuno dell’Utc della Città degli Imperiali.

Ma l’imprenditore andò oltre: in suo danno, sempre a suo dire, erano stati compiuti artifici e raggiri. Di questo cominciò a preoccuparsi soltanto nel 2002, quando l’ingegner Delli Santi bussò a denari e ottenne dal Tribunale di Brindisi un decreto ingiuntivo per le prestazioni professionali prestate in precedenza proprio in favore dell’imprenditore. Quest’ultimo si oppose, ma soccombette, e fu costretto a pagare al tecnico, autore di quella relazione geotecnica, un corrispettivo di circa 17mila euro. Nel 2013, però, l’imprenditore denunciò l’ingegnere, il sindaco e gli altri. Il titolare del fascicolo, Pm Milto Stefano De Nozza, ha chiesto l’archiviazione il 3 luglio 2015. Ma anche in questo caso l’imprenditore si è opposto e il Gip Verderosa ha fissato la Camera di consiglio per il 24 novembre dello stesso anno.

L'avvocato Antonio Andrisano
L’avvocato Antonio Andrisano

Dopo aver ascoltato i difensori delle persone sottoposte a indagini – Antonio Andrisano per della Corte, Pasquale Franco Fistetti e Augusto Lippolis per Delli Santi, Gianluca Aresta per Mai e Gabriele di Noi per Di Gironimo – il giudice ha propeso per l’accoglimento della richiesta di archiviazione poiché la denuncia-querela dell’imprenditore era giunta fuori tempo massimo e i presunti reati si erano quindi già prescritti. La contesa, sempre secondo il Gip, non ha più quindi natura penalistica, ma al limite soltanto civilistica. Nell’archiviare, sciogliendo la riserva assunta lo scorso 24 novembre 2015, giovedì 24 marzo 2016, la dottoressa Verderosa ha anche precisato, concordando anche su questo con la pubblica accusa sostenuta da De Nozza, come “nessun tipo di consulenza potrebbe consentire di accertare se effettivamente sia stato commissionato l’incarico al Delli Santi di eseguire la relazione geotecnica, come dallo stesso contestato”.

A commento della chiusura di questo tra i diversi procedimenti tuttora aperti a suo carico, l’ex primo cittadino della Corte ha dichiarato: «Sapevo sin dall’inizio che queste accuse nei miei riguardi si sarebbero rivelate infondate e che mi ero ritrovato tra gli indagati solo per aver ricoperto, in quel periodo, la carica di sindaco: di sicuro, come in altre occasioni, avevo però agito nell’interesse della comunità e chissà che questo non possa essere in futuro dimostrato anche in relazione ad altri discorsi tuttora pendenti».

 

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