Antiche consuetudini ritrovate: torna la processione dei Misteri a Oria. Come da antica tradizione, Venerdì Santo, con inizio alle 20, si snoderà dalla Basilica Cattedrale la storica processione dei misteri. Un vero gruppo di lavoro, quello coordinato dalla priora dell’Arciconfraternita della Morte, che in queste ultime settimane ha programmato e ridisegnato l’antico rito. Nella cabina di regia, oltre all’Arciconfraternita, l’Oratorio S.I.N.G., l’università popolare “Mons. Armando Franco” e la confraternita del Ss. Rosario.
“Abbiamo voluto unire le forze – è il commento della priora Gabriella Marsella – per dare alla processione dei Misteri la solennità che le è propria. Un bel connubio tra confraternite e associazioni del terzo settore oritano, un bel modo di fare rete attorno alle antiche tradizioni cittadine”.
Tanti gli antichi riti rispolverati, tanti i simboli ritrovati. Tornerà in processione, dopo decenni di inutilizzo, l’antica croce dell’Arciconfraternita della morte, grande, semplice e maestosa. I simulacri dei Misteri, affidati alle quattro confraternite, saranno portati in processione da laici in abito scuro. La Madonna Addolorata sarà portata a spalla, come da impone la tradizione, da sole donne che accompagneranno la processione con altrettanto antichi canti liturgici.
Il Crocifisso, accompagnato da 12 fiaccole, come sempre, sarà portato a spalla dai giovani delle parrocchie e dell’Oratorio i quali si alterneranno nel territorio di competenza parrocchiale. Al termine della processione sarà acceso, sul sagrato della Basilica Cattedrale, il fuoco nel quale arderanno le corone di spine indossate dai confratelli.
L’andamento della processione sarà ritmato dal suono delle troccole mentre la sua gestione sarà affidata a cinque confratelli cerimonieri. Il popolo troverà posto all’interno della processione, non più dietro la banda. Giunti in piazza Manfredi il parroco della Basilica Cattedrale, don Ivan Cavaliere, terrà il tradizionale panegirico sulla passione di Gesù, mentre la processione sarà presieduta dal vicario generale della Diocesi di Oria Don Franco De Padova. Vi prenderanno parte tutti i parroci della città che porteranno sulle spalle l’antico simulacro del Cristo Morto fino a piazza Manfredi.
Ai fedeli che attenderanno il passaggio della processione davanti alle proprie abitazioni è chiesto di illuminare la via con padelle romane e candele, un piccolo segno che aiuti la meditazione ed il silenzio. “Siamo contenti – conclude Marsella – per il bel gruppo di lavoro che si è creato, gruppo che ha posto in questo anno le basi e che continuerà a supportare le attività dell’Arciconfraternita. Voglio personalmente ringraziare tutti i priori e tutte le confraternite oritane, don Cavaliere e tutti i Sacerdoti di Oria, il presidente dell’Oratorio S.I.N.G. e dell’Unitré oritana. Sono certa sarà un bel momento di riflessione e preghiera, di silenzio e meditazione”. La processione terminerà, all’interno della Basilica Cattedrale, con la benedizione con il legno della Croce.