Soccorsi difficili: polizia locale e 118 intrappolati nel traffico di Francavilla

Da corso Umberto I a corso Garibaldi ci hanno messo 15 minuti nonostante le sirene spiegate e i ripetuti tentativi di farsi largo nella giungla del traffico di Francavilla Fontana. Un’impresa per un’autoambulanza del servizio 118 e per una pattuglia della polizia locale, che ha scortato la prima, giungere a destinazione. E per fortuna che non si è trattato di un caso grave, altrimenti il ritardo avrebbe potuto essere fatale a colui il quale aveva richiesto soccorso. In questo caso si è trattato di un anziano colto da malore, il quale tra l’altro aveva anche in un primo momento fornito un indirizzo sbagliato: non un traversa di corso Garibaldi, dove risiede ora, ma una di via Regina Elena, dove risiedeva in precedenza. Di qui i sanitari – arrivati da una postazione di Ceglie Messapica – costretti ad avventurarsi tra le auto e le strette stradine, senza mai trovare il posto giusto, e quindi a richiedere il supporto degli agenti. Questi, a fatica, hanno raggiunto l’ambulanza e le hanno fatto strada proprio mentre il traffico della Città degli Imperiali entrava nell’orario di punta (in genere, dalle 18 fino alla chiusura dei negozi). Numerosi automobilisti si sono scansati quando hanno udito il frastuono dei doppi segnalatori acustici, mentre altri hanno proseguito – qualcuno persino tranquillamente – la propria marcia. Sta di fatto che, tra un’incomprensione e l’altra e un rallentamento, i soccorritori sono, alla fine, riusciti a compiere ugualmente la propria missione. Non si è trattato di un’emergenza particolarmente critica – nonostante l’autore della segnalazione per davvero non stesse bene ed è stato infatti accompagnato in ospedale per accertamenti – ma se lo fosse stata? Se si fosse trattato di un inseguimento? Un po’ più di civiltà, insomma, alle volte non guasterebbe.

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